La giornata europea del gelato artigianale, il 24 marzo, è stata istituita dal Parlamento europeo nel 2012 e, tra le motivazioni, si sottolinea che ‘tra i prodotti lattiero-caseari freschi, il gelato artigianale rappresenta l’eccellenza in termini di qualità e di sicurezza alimentare, capace di valorizzare i prodotti agroalimentari di ogni Stato membro”.
Il gusto 2024 è stato disegnato da Artglace e proposto dal Belgio per la dodicesima giornata europea del gelato artigianale, Gaufre de Liège, un fior di latte aromatizzato con vaniglia e cannella, variegato al burro salato e accompagnato da una cialda, la gaufre de Liège.
La spesa media delle famiglie che Istat stima per il 2023 in Piemonte per l’acquisto del gelato è di 148 milioni di euro.
“Il gelato artigianale fa parte del nostro bagaglio di tradizioni- spiega Alessandro Del Trotti Presidente Produttori Dolciari di Confartigianato Imprese Piemonte – una testimonianza di questo primato è data dalle numerose gelaterie e pasticcerie diffuse sul territorio regionale, circa 1200, e dalla spesa media che Istat stima per il 2023 in Piemonte di148 milioni di euro, la quarta spesa più elevata a livello regionale. In testa rimane la Lombardia con 328 milioni di euro”.
“Ma non solo – prosegue Del Trotti- è anche un alimento sempre più apprezzato dato che, a detta dei medici, è uno di quelli più adeguati specie per i bambini in quanto fornisce il giusto apporto calorico oltre a elementi importanti per la crescita quali proteine, calcio, fosforo, ferro e vitamine A, B1 e B 12. Va considerato poi che il perimetro delle attività artigianali relative al mondo del gelato è comunque più ampio, coinvolgendo i segmenti delle pasticcerie che producono dolci con gelato e i laboratori che producono gelato senza vendita al dettaglio. In tal senso le nostre analisi precedenti hanno valutato che oltre il 40% di spesa delle famiglie è intercettabile da parte delle gelaterie artigianali e dalle micro e piccole imprese a vocazione artigianale”.
“Sono sempre gli ingredienti a fare la differenza – conclude Del Trotti- perché la tendenza è quella verso prodotti sempre più salutistici con etichetta corta e un ritorno ai gusti tradizionali.
Gli ingredienti, soprattutto quelli tradizionali, sono diventati carissimi, zucchero, latte, frutta sino al packaging e gli aumenti del costo dei gelati di quest’anno sono decisamente inferiori rispetto all’aumento dei prezzi a cui dobbiamo tenere testa. Nessuno ha intenzione di imporre aumenti esponenziali ai propri clienti, proprio perché in un momento in cui siamo tutti così preoccupati dall’inflazione, non c’è bisogno dell’aumento vertiginoso del costo di un prodotto così amato e popolare”.
Mara Martellotta
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