Caffè e mercati storici di Torino e del Piemonte, un patrimonio da censire e tutelare

AL VIA IL PRIMO CENSIMENTO REGIONALE DI CAFFÈ STORICI E «MERCATI STORICI E DI TRADIZIONE»

 

Per ottenere il riconoscimento i caffè dovranno certificare almeno 70 di attività, mentre per le due tipologie di mercati ne serviranno 40. L’assessore Poggio: «Con l’approvazione del Consiglio regionale nasce il primo elenco delle eccellenze della cultura e del commercio»

La Regione darà avvio al primo censimento dei caffè storici e dei mercati di valore storico e di tradizione , luoghi che hanno segnato la storia dei costumi Piemontesi. Se ne contano centinaia sul territorio regionale, ma non erano mai stati censiti: caffè e mercati piemontesi saranno catalogati dopo aver ottenuto il riconoscimento del carattere storico e di tradizione documentando il possesso di requisiti come ad esempio l’autenticità degli arredi.

Una volta raccolti, i dati verranno utilizzati dai Comuni per comporre una mappa dei luoghi di interesse culturale e commerciale preziosi per la nostra comunità. Successivamente, sarà compito della Regione istituire gli elenchi regionali dei caffè storici e dei mercati di valore storico e di tradizione, secondo quanto previsto da un disegno di legge per il quale è già stato avviato l’iter legislativo.

«Con l’approvazione oggi da parte del consiglio regionale stiamo facendo nascere il primo elenco delle nostre eccellenze con una riforma – ha sottolineato l’assessore alla Cultura, Turismo e Commercio, Vittoria Poggio – che colma un vuoto. Prima non c’era un quaderno regionale che mettesse in risalto i nostri tesori che sono prima di tutto da scoprire, poi da tutelare e infine da valorizzare. Sarà un lavoro lungo – ha aggiunto l’assessore – ma prezioso che lasceremo in eredità come testimonianza di attaccamento ad una storia che già a metà del ‘700 vedeva nascere i primi caffè letterari nel capoluogo e ancora prima intorno al 1.300 di alcuni mercati che esistono ancora oggi».

Non tutti i caffè e i mercati potranno accedere al riconoscimento. A titolo esemplificativo, tanto per la qualificazione di caffè storico quanto per la qualificazione di mercato di valore storico di tradizione sono richiesti almeno settanta anni di svolgimento della medesima attività, che si riducono a quaranta per i mercati di mero valore storico.

L’intervento legislativo servirà a valorizzare le caratteristiche strutturali dei locali, gli stili e gli arredi originari dei caffè storici e, analogamente, le caratteristiche storiche del luogo di insediamento per le attività commerciali su area pubblica, prescrivendone la tutela ed il mantenimento.

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