I lavoratori autonomi sono infatti storicamente esclusi da una serie di diritti e tutele applicati ai lavoratori dipendenti e ai disoccupati
Il Consiglio regionale ha votato un ordine del giorno presentato dal gruppo PD, primo firmatario il consigliere Valter Ottria, per chiedere al ministero del Lavoro di rivedere l’attuale normativa in tema di malattia dei lavoratori autonomi, al fine di garantire maggiori tutele, in particolare nei casi di malattia grave o prolungata. I lavoratori autonomi sono infatti storicamente esclusi da una serie di diritti e tutele applicati ai lavoratori dipendenti e ai disoccupati. Non possono beneficiare degli ammortizzatori sociali, in caso di malattia non hanno garanzie (per esempio 180 gg. a stipendio pieno, divieto di licenziamento, possibilità di richiedere part-time, divieto di trasferimento, accesso alla legge 104) e devono continuare a lavorare, poiché l’Inps o non prevede indennità di malattia (ad esempio per commercianti o artigiani) oppure prevede, per gli appartenenti alla gestione separata, garanzie irrisorie come i 61 giorni in un anno, insufficienti in caso di patologie serie o prolungate, con diarie giornaliere molto basse. L’ordine del giorno impegna anche la Giunta ad entrare in contatto con le associazioni di categoria (commercianti, artigiani, professionisti) e trasversali come ACTA, l’Associazione Consulenti Terziario Avanzato, per concordare azioni congiunte, in particolare campagne di informazione rivolte ai lavoratori, che spesso non sono neppure a conoscenza dei diritti minimi cui hanno accesso. Si tratta di un numero di lavoratori in costante aumento, soprattutto fra i giovani, ai quali è necessario aprire le porte oggi precluse delle tutele garantite agli altri lavoratori – sottolinea Ottria – In un periodo come questo è un messaggio formidabile e in controtendenza>.
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