Torino Cambia. La città racconta le trasformazioni che verranno grazie ai fondi europei

Torino cambia, il piano va veloce. È il titolo di una campagna di comunicazione e del sito www.torinocambia.it, on line da questa mattina, che si propongono di raccontare gli oltre trecento interventi resi possibili dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, insieme ad altri finanziamenti nazionali e dell’Unione Europea, che cambieranno Torino nei prossimi anni. Schede digitali, manifesti in giro per la città e maxi affissioni sui cantieri terranno aggiornati i torinesi sui lavori in programma e sul loro andamento. Un manuale per l’allestimento dei cantieri ne garantirà un’immagine uniforme in tutta la città, corredata di didascalie informative che spiegheranno ai passanti la trasformazione che sta avvenendo in quel luogo.

Il sito, realizzato dal Csi Piemonte insieme al dipartimento Fondi Europei e Pnrr della Città con il coordinamento redazionale di Urban Lab, Torino Cambia rappresenterà la fotografia, costantemente aggiornata, degli interventi.

In homepage spiccano alcuni tra i settori di intervento ovvero l’area del Parco del Valentino, la linea 2 della metropolitana, la transizione digitale, l’edilizia scolastica, le biblioteche, i quartieri di Porta Palazzo, corso Racconigi, Vallette.
Ad ogni intervento sarà dedicata una scheda ad hoc, che lo descrive nello specifico, corredata di descrizione, foto, dati (importo del finanziamento, superficie dell’area coinvolta) mappa e cronoprogramma. Oggi le schede, che verranno via via implementate, sono 163, suddivise ini sette ambiti d’azione che guidano gli investimenti e i progetti della Città per i prossimi anni. Oltre che per ambito, sarà possibile cercarle anche per area geografica (indicando il quartiere o la circoscrizione), per stato d’avanzamento dei lavori, per fonte d’investimento o parola chiave. Ultimo, ma non certo meno importante, a fondo pagina compaiono i numeri principali: 300 interventi, 636 milioni di fondi tra Pnnr, Piano Nazionale Complementare e fondi nazionali, 82 milioni di fondi React e 147 milioni di fondi Pon Metro Plus 2021-2027.

Sempre a livello digitale, la Città si è dotata anche di un importante strumento operativo. Per la gestione, il monitoraggio ed il controllo degli interventi sostenuti con i fondi europei verrà infatti messa a disposizione la piattaforma informatica GMF (Gestione Monitoraggio Fondi). Questa permette di inserire in anagrafica tutti gli interventi finanziati, procedendo a comporre il corredo informativo  di ciascun progetto con tutti gli elementi che sono necessari al monitoraggio ed al controllo.

Spiega il Sindaco Stefano Lo Russo: “Abbiamo lavorato molto, in questo primo anno di attività amministrativa, per rispettare tutte le scadenze, che erano molto stringenti. In particolare, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza obbliga le amministrazioni al raggiungimento di milestone (traguardi) e target (obiettivi) con tempistiche molto strette e vincolanti. La Città, pur nella grande complessità di questa sfida, grazie all’impegno straordinario degli uffici, ha rispettato con puntualità tutti i vincoli temporali prefissati per il 2022 e per il primo trimestre del 2023 e non presenta ritardi per nessuna delle iniziative ad oggi finanziate. Per quanto concerne l’attuazione, ad oggi quasi la totalità degli investimenti è in programma o già in esecuzione, avendo già espletato le procedure di gara e, nella maggior parte dei casi, i lavori saranno avviati nel corso dell’anno. I progetti che troverete illustrati in modo puntuale sul sito sono coerenti con gli obiettivi strategici che la Città di Torino persegue come l’innovazione e lo sviluppo, la transizione ecologica, le opportunità per donne, giovani, bambine e bambini, l’impatto sociale, l’internazionalizzazione e interconnessione del territorio”.

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