Un’interpellanza di Ianno’ sulla mancanza di strisce pedonali

Il Codice della Strada parla chiaro all’articolo 191 “Quando il traffico non è regolato da agenti o da semafori, i conducenti devono dare la precedenza, rallentando gradualmente e fermandosi, ai pedoni che transitano sugli attraversamenti pedonali o si trovano nelle loro immediate prossimità…”

 

Ovvio, ma se le strisce sono trasparenti o assenti il povero pedone cosa deve fare, giocare a dadi prima di attraversare?

 

Eppure è quanto capita a Torino, senza dimenticare le strisce gialle delle riserve di sosta ad personam, un vero incubo per l’utenza debole, che si ritrova auto parcheggiate abusivamente.

 

“Cosa dire, quando viene aperto un cantiere e la segnaletica era stata appena fatta? – commenta Pino Iannò di Torino Libero Pensiero – nell’interpellanza depositata oggi”

 

Se il Codice della Strada tutela i pedoni, la giurisprudenza richiama la responsabilità degli enti territoriali nella manutenzione delle strade.

 

Un po’ come è accaduto in piazza Toti, dove la segnaletica orizzontale è stata fatta parzialmente per la presenza di un’auto parcheggiata, scusa subdola, quando sarebbe bastato fornire adeguata informazione e completare l’opera a regola d’arte.

 

Un’altra domanda sorge spontanea da parte del consigliere “Quale tipo di vernice viene usata per la segnaletica orizzontale del manto stradale, forse “ad acqua” visto che in breve le strisce diventano invisibili e dopo una breve pioggia si dissolvono magicamente? Quanto ci costa questo tipo di manutenzione e qual è il cronoprogramma della riverniciatura della segnaletica nelle 8 circoscrizioni?”

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