La Regione deve rispondere.
“La situazione dell’ASL Alessandria è una di quelle che più preoccupano per la percentuale di obiettori: a Novi-Tortona su 9 dirigenti medici sono 7 (il 77,78%), a Casale-Acqui su 8 sono 6 (il 75,00%), nei consultori su 5 1 (il 20,00%) ma su due sumaisti uno è obiettore. Ripetiamo che dire che comunque l’interruzione di gravidanza è garantita non rimuove il problema, che assume le dimensioni di un boicottaggio di massa della legge 194” – dichiara Marco Grimaldi.
“Sulla situazione dell’ASL Alessandria ho depositato un’interrogazione” – prosegue Grimaldi. – “Non mi stancherò di denunciare questi numeri spaventosi fino a quando la Regione non mostrerà di voler davvero applicare la legge e la delibera a sua tutela. Perché, fino a prova contraria, ad Alessandria non è stato dato corso al punto in cui la delibera definisce che ‘nel caso in cui permanessero zone con una concentrazione di obiettori di coscienza superiore al 50 per cento, le ASL e le ASO possono bandire concorsi riservati a medici specialisti che pratichino IVG’? Che cosa si è fatto sui consultori, ove la delibera stabilisce che ‘tutte le prestazioni e le attività erogate non possono essere soggette ad obiezione di coscienza’? Vogliamo delle risposte”.
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