La mancanza di idee della Giunta Lorusso ed i millantati “obiettivi centrati”

La Torino del 2022 è una città che avrebbe necessità di visione, di idee, di programmi per il suo futuro, ma che si scontra con un’Amministrazione locale priva di tutto ciò e da 5 mesi ferma su posizionamenti interni, vecchi schemi ormai stantii e sulla riproposizione delle idee di chi li ha preceduti.

In queste ore è apparso nel web un post dell’Assessore Rosatelli che elenca una serie di risultati raggiunti, enfatizzandoli oltre ogni limite di fantasia se considerati sia nel merito che nell’ideazione degli stessi.

A partire dalle ciclabili, una bandiera dell’Amministrazione Appendino che per 5 anni ha tappezzato indiscriminatamente la città e che tante critiche ha ricevuto da chi ora, alla guida di Torino, prosegue sulla medesima strada.

Ma l’Assessore non si è limitato a questo, attribuendo all’attuale Giunta in carica i progetti relativi alle biblioteche e che verranno finanziati dai fondi del PNRR, salvo scordarsi che si tratta di progetti proposti sempre dall’Amministrazione precedente.

Tra gli obiettivi centrati, Rosatelli è riuscito a sottolineare l’aumento delle aliquote comunali IRPEF, segno che per il centrosinistra l’aumento delle tasse per i ceti medi ed alti è sempre un obiettivo da raggiungere.

Dichiarazioni che si aggiungono alla recente iniziativa di inserire nel bilancio preventivo un aumento del 15% degli incassi derivanti dalle contravvenzioni stradali ed il ripristino del pagamento del suolo pubblico, in quota dehors, nonostante l’emergenza sanitaria ancora in atto e la situazione geopolitica in corso continuino ad essere una spada di Damocle sul futuro di molte attività commerciali della città, a partire dal settore ristorativo.

Insomma, dopo 5 mesi dal suo incarico, la Giunta Lorusso non ha fatto altro che riproporre idee dell’amministrazione precedente, attribuendosene i meriti anche se quando sedeva nei banchi dell’opposizione li contrastava, e proseguire sulla strada della ricerca di nuove entrate mettendo mano alle tasche dei cittadini. 5 mesi che non fanno intravedere alcuna luce in fondo al tunnel della crisi sociale ed economica di una città sempre più impoverita, più piccola e più depressa che avrebbe bisogno di una guida, di un sogno per poter tornare a recitare il ruolo che gli spetta a livello nazionale ed internazionale.

Comitati per la Buona Destra dell’Area Metropolitana di Torino

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