A proposito dell’8 marzo

LIBERAMENTE di Monica Chiusano

Beata, accomodante, liberatoria, lenitiva, soddisfacente, consolante e significativa diviene per noi tutte la conquista della nostra emancipazione, laddove il diritto e leguaglianza dei sessi portano i pantaloni, anche se in realtà si vestono di scintillanti gonnelle indossate a festa..

Ci lasciamo alle spalle pesi di ingiustizia e soprusi, se pur ancora aleggino tra le camere chiuse di gabbie dorate e non..

Sofferenze, reclusioni, abusi e violenze di ogni tipo fanno purtroppo ancora parte dei bollettini odierni di questo nostro tempo.     Ma non scordiamo comunque di preservare quella preziosa freschezza che ci appartiene, quella capace di generare dolcezza e dedizione, quella votata alla femminilità più delicata, in grado di conquistare non solo i diritti a noi più appropriati,  ma anche i piaceri di coloro che invece ancora ci accolgono con garbo galante e infinitamente protettivo.

Egiusto combattere in prima linea affinché le violenze e le ingiustizie si plachino, ma evitiamo di esagerare  per la paura di perdere la nostra più autentica identità e di divenire solo più  statiche immagini guerriere, incapaci ormai di emanare forza, bellezza e femminilità. Non dimentichiamoci che questultima è in fin dei conti la nostra arma più preziosa.

Lessere femminaappartiene alla nostra più pura essenza di DONNA, quella che non dovrà mai morire, perché soprattutto grazie a questo meraviglioso profilo tutto dipinto di rosa, non rischieremo di diventare statue e venire trattate come taliIn questo modo potremmo anche non essere più in grado di farci riconoscere in tutta la nostra integrità!

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