“Sanità territoriale, Pmi e micro-imprese, commercio e cibo necessitano di collegamenti internet adeguati. Il piano di digitalizzazione del Piemonte è pre-condizione per qualsiasi scelta strategica di sviluppo sociale ed economico. Si lavori con Anci ed Uncem sfruttando wireless ed ITALIA 1 GIGA”
“Il divario digitale pregiudica la competitività del Piemonte. Pochi giorni fa abbiamo approvato la delibera sul PNRR sanitario che prevede la realizzazione di 91 case di comunità, 29 ospedali di comunità e 43 centrali operative. Una buona notizia, soprattutto per i tanti “piemonti” rurali e montani, ma non possiamo dimenticarci delle infrastrutture digitali. Non si può fare vera sanità di territorio senza adeguati collegamenti internet. Le case e gli ospedali di comunità devono essere dotati di personale e di collegamenti digitali per la diagnostica. Pensiamo inoltre alle tante imprese micro, piccole e medie, che, ancora oggi, stoicamente, resistono nelle nostre vallate. Pensiamo alle potenzialità dell’enogastronomia legata al commercio online. I piemontesi che vivono nei nostri tanti ‘piemonti’ hanno diritto a questi servizi”. Così dichiara il consigliere regionale Alberto AVETTA (Pd), a margine dei lavori della II Commissione in cui si è tenuta l’informativa dell’assessore regionale Matteo Marnati sul piano strategico Bul (banda ultra larga).
“Il piano di digitalizzazione del Piemonte è una pre-condizione indispensabile per qualsiasi scelta strategica di sviluppo sociale ed economico. Abbiamo di fronte a noi tante possibilità, ma dobbiamo farci trovare pronti. Il Piemonte ha le carte in regola per guidare questo percorso, anziché subirlo. Deve agire sulle potenzialità del wireless, che è una formula più dinamica e meno impattante della fibra posata lungo le strade, e sulle opportunità del nuovo piano ITALIA 1 GIGA che, nell’impianto del PNRR, è destinato a recuperare le aree che gli operatori privati considerano a fallimento di mercato. I bandi del PNRR legati al digitale valgono il 27% delle risorse complessive ed è importante che siano pubblicati al più presto. La Regione deve coordinare questo percorso ed agire in stretta sintonia con ANCI e UNCEM, rafforzando le funzioni della Cabina di Regia regionale per fare pressione sul Governo. Il Piemonte ha caratteristiche particolari non sempre adeguatamente considerate dai piani nazionali. Dobbiamo pretendere maggiore duttilità e trasformare un vestito confezionato in un abito su misura”.
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