Il basket visto da vicino.
La Reale Mutua vince ancora pur non entusiasmando nel totale della partita, che viene risolta nel momento cruciale da un tiro di “fantasia” del nuovo idolo Giordano Pagani e da un paio di tiri da tre del buon Toscano che riportano a distanza una squadra discreta che senza fare nulla di che era comunque giunta in parità a pochi minuti dalla fine.
È stata una partita “sonnacchiosa” in cui il gioco è andato avanti a sprazzi con lampi di buon basket di alcuni, vedi Trey Davies nei minuti iniziali con 2 bombe da tre e un canestro e poi poco nel resto partita, con alcuni momenti da Alibegovic e Landi, qualche tiro e passaggio buono di Zugno e forse i più costanti Davon Scott e De Vico che in campo riescono a fornire un contributo abbastanza uniforme.
Il gioco del basket attuale è quello che è in serie A, quindi siamo ormai abituati al “Non schema” della SERIE A2, che prevede giro palla, pick and roll e tiro alla bene e meglio negli ultimi secondi (vedasi il canestro segnato lanciando la palla verso canestro di Pagani allo scadere dei 24”, a titolo esplicativo…). In tutto questo comunque la Reale Mutua continua a vincere portandosi a 6 vittorie e una sola sconfitta, e quindi non ci si può e deve lamentare.
Stasera giocava contro di noi quel Pascolo già in quel di Trento che ci eliminò nel 2015 e il suo “fantasma” attuale mi è dispiaciuto vederlo giocare a così basso livello, dopo nazionale ed Eurolega con Milano… . Ma era un’altra epoca, dove il capitano della nazionale Italiana era con noi in A2 e il gioco era un’altra cosa… .
Ma si sa il tempo passa, e la società ora è diversa, almeno nel nome, anche se le persone che la seguono sono ancora sempre le stesse, sia come tifoseria che in alcuni ambiti direttivi. Però non è più quell’epoca. Il tifo sta lentamente tornando ma manca ancora qualcosa a questa squadra per legarsi emozionalmente alla città.
La Torino del Basket ha tifato per la Pms, poi l’Auxilium, ed ora per Basket Torino: eppure erano società diverse accomunate dai colori gialloblu e dal giocare al Parco Ruffini… ma questo gruppo gialloblù è quello ancora poco emozionante, forse per colpa del finale di stagione scorsa e della delusione di tutti per quei momenti buttati al vento per salire in A1 … tra falli effettuati in maniera assurda e decisioni incomprensibili in panca, anche se sembra che la nemesi “Derthona” sia tornata ieri proprio per l’ex allenatore di Torino a colpire sconfiggendo la sua Sassari e forse decretando un destino ineluttabile verso di lui… .
Ma torniamo a Torino: l’allenatore di quest’anno, Edoardo Casalone, ha lo stile Pozzecco, cioè amico dei giocatori, ma non ha scene di panico o da tragedia greca in panchina, è molto giovane e può solo migliorare con il tempo. Ha voglia di condividere le sue emozioni con il pubblico e si arrabatta con quello che ha. Al momento va molto bene, però per avere il grande pubblico deve trovare un alchimia giusta di tecnica e divertimento. Il mondo è cambiato: per portare qualcuno a muoversi e a spendere per uscire di casa bisogna dare di più. Al momento si vince..
Basterà questo ai tifosi del basket di Torino?
Paolo Michieletto
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