In memoria del dottor Garrone, pediatra umano e competente

Il noto medico torinese è morto di infarto nei giorni scorsi

Rimani quei 10 minuti in silenzio.  Basito ed incredulo. Gianni Garrone, non eri solo il pediatra delle nostre figlie. Ci davi sicurezza e calma con la tua calma e sicurezza.  Ti ho conosciuto nell’agosto del 1984. Il 27 luglio è nata Alice. Prematura. Doveva nascere a settembre.  10 giorni di culle termiche e poi visite di controllo per tutto agosto e settembre. Avevi cominciato appena l’attività di pediatra. E  le serate amicali nella casa di corso Pastrengo. Alice che gattonava con la gamba destra che faceva strani giri. E tu sempre rincuorante. Non vi preoccupare è fatta così. Il 24 marzo del 1997 nasce Sara.

Ovviamente ti abbiamo scelto come pediatra. E qui la burocrazia ha tentato di opporsi: eri al massimo dei mutuati.  Sara e Alice erano sorelle.  Non c’erano problemi.  Ci sbagliavamo, sorelle sì ma con due madri diverse, per giunta manco eravamo sposati. Divenni una belva. Le solite telefonate di protesta. Poi la tua, di telefonata: dai Patrizio, non ti arrabbiare. Si è liberato un posto. Ho iscritto d’ufficio Sara. Ma anche ogni tanto  tu andavi in ferie.  Così Sara girò diversi medici per uno sfogo cutaneo.  Non passava. Rientrato tu, capisci subito.  Avete un gatto? Si. E’ allergica, passerà.  Ciao amico Gianni, impossibile dimenticarti.
Patrizio Tosetto
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