Il Polo del ‘900 ospita un wikimediano, esperto di sapere libero

Patrimoni culturali più liberi e accessibili: Alessandro Bollo, direttore Polo del ‘900: “Un’opportunità di crescita importante in una fase storica che richiede alle istituzioni culturali un surplus di consapevolezza, competenza e visione per affrontare le sfide della trasformazione digitale”

Con i suoi 22 Enti partner, 9 km di archivi sulla storia del ‘900 e oltre 400mila documenti disponibili online sull’hub 9centRo, il Polo del ‘900 di Torino si aggiudica il bando 2020 Wikimedia Italia dedicato alle istituzioni culturali.

Il bando ha premiato il progetto migliore, tra 43 candidati, partendo dal presupposto che ogni istituzione possiede, produce e commissiona contenuti culturali come pubblicazioni, ricerche, database, documentazione, video, immagini che possono trasformarsi in risorse accessibili a tutti, nell’ottica di una cultura libera e di pubblico dominio.

Una nuova opportunità per il Polo di continuare a valorizzare l’enorme patrimonio custodito, raggiungere nuovi pubblici, migliorare la visibilità dei propri contenuti e facilitarne la condivisione sui diversi progetti Wikimedia grazie ad un percorso di affiancamento con un wikimediano in residenza. L’esperto wikimediano rimarrà al Polo del ‘900 per 6 mesi e tra le attività principali si occuperà della formazione del personale del Polo del ‘900, alla scoperta di tutti i vantaggi dei progetti collaborativicontenuti aperti e licenze libere tipiche dell’ecosistema wiki. Altre attività del wikimediano in residenza riguarderanno modifica e scrittura delle voci di Wikipedia, caricamento di contenuti su Wikimedia Commons, utilizzo di Wikidata e il coinvolgimento della comunità dei volontari nella valorizzazione dei contenuti messi a disposizione.

Alessandro Bollo, direttore Fondazione Polo del ‘900: “Siamo felici e onorati che, tra tante richieste, il Polo del ‘900 sia stato scelto per sviluppare questo percorso con Wikimedia Italia. Innanzitutto, una nuova opportunità per valorizzare e condividere contenuti e saperi del Polo e dei suoi 22 Enti partner, rendendoli disponibili e accessibili a tutti. Rappresenta, inoltre, un ulteriore momento di formazione per il nostro personale e un’opportunità di crescita particolarmente importante in una fase storica che richiede alle istituzioni culturali un surplus di consapevolezza, competenza e visione per affrontare le sfide della trasformazione digitale”

“La risposta delle istituzioni alla prima edizione del bando ha superato ogni aspettativa.” commenta Marta Arosio, la responsabile delle relazioni con le istituzioni culturali di Wikimedia Italia “Ci sono arrivati per 43 progetti e la netta maggioranza di questi è di grande qualità e di sicuro interesse per le attività dell’associazione in sostegno dell’universo Wikimedia, composto da Wikipedia e dai progetti fratelli, tanto che la scelta è stata davvero ardua. Sicuramente non lasceremo cadere le proposte che gli enti ci hanno rivolto e che costituiscono una manifestazione di interesse del mondo della cultura verso le nostre attività preziosissima per noi. Troveremo il modo di valorizzarle tutte.”

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