E’ dodici anni che si discute dove creare il nuovo ospedale del Canavese adesso che i soldi ci sono ed è stata individuata anche l’area, in base ad uno studio del Politecnico, che facciamo? Semplice, distruggiamo tutto e in piena pandemia perdiamo anche tempo.
E’ aberrante assistere a questo tira e molla, soprattutto perchè c’è in ballo la salute delle persone e anche quella degli operatori che restano vittime degli arrivismi politici.
Concordo e mi associo alla voce dei 46 sindaci dell’area omogenea del Canavese occidentale che, insieme ai colleghi della Valchiusella, con una lettera all’assessore regionale Luigi Icardi e al commissario dell’Asl To4, chiedono al più presto la riapertura dell’ospedale di Cuorgnè (oggi covid hospital). La capillarità della medicina territoriale oggi può fare la differenza nel contrastare il contagio. Così in una nota la deputata torinese Jessica Costanzo