Un romanzo di indagine psicologica della scrittrice torinese Laura Graziano, quanto mai attuale in tempi di Covid
“Io ero te“. Questo il titolo del romanzo della scrittrice torinese Laura Graziano (AlbratrosEditore), incentrato sul rapporto tra individuo e società, tema tanto più attuale in un’epoca come quella di Covid che stiamo vivendo, dai mesi del lockdown in poi.
Il libro è incentrato sulla figura del protagonista, di cui viene descritta la vita interiore, attraverso un susseguirsi di lettere,suddivise in blocchi, seguendo lo schema tipico di una composizione musicale. La mente del protagonista è abitata da pensieri ossessivi, cui si aggiunge, però, uno sguardo piuttosto lucido sul mondo che lo circonda. Fin dall’infanzia, egli si è sentito un estraneo tra persone tutte eguali. Il destinatario dei suoi scritti, ritenuti deliranti, è un medico dalla vita apparentemente perfetta, il suo terapeuta. Tra una missiva e l’altra si dipanano scorci di vita apparentemente banali, quelli del medico, che stridono con quelli del protagonista, capace di vivere ogni attimo con una intensità tale da consentirgli di sollevarsi dalla mera realtà in cui vivono gli esseri che lo circondano. Nel romanzo parole di odio si mescolano ad altre d’amore, il sarcasmo e l’ironia si uniscono a minacce di morte, in un costante crescendo di emozioni, che approdano poi ad un finale inaspettato.
L’autrice ha voluto delineare, attraverso questo libro, il ritratto di un individuo che non si sente parte della comunità, non condividendone i valori, e che compie, per questo motivo, una ricerca identitaria, mettendo in discussione tutto ciò che noi intendiamo per normalità. Il rapporto con il suo terapeuta si complica in quanto il protagonista del romanzo incolpera’ dei suoi pensieri ossessivi o stesso terapeutica che lo aveva in cura.
Questo libro è stato di recente oggetto di una conferenza, tenutasi lo scorso 28 settembre nel Duomo di Torino, alla presenza dell’autrice Laura Graziano, di Valter Gentili, psicologo fondatore della ScuolaEmotivia, e di Ivan Raimondi, vicedirettore della Pastorale della Salute della Diocesi di Torino, con letture accompagnate al pianoforte dal parroco del Duomo, don Carlo Franco, e dalla voce dell’attore Paolo Bergonzi.
Mara Martellotta
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