Riceviamo e pubblichiamo/ Mentre volge al termine anche questa sessione estiva 2020, tutta online, gli atenei piemontesi perdono posizioni all’interno della classifica Censis delle università italiane.
Persino il politecnico di Torino, uno dei fiori all’occhiello della Regione Piemonte, si classifica al terzo e penultimo posto tra i Politecnici italiani.
Gli studenti universitari, militanti di Radicali Italiani, dell’Associazione Radicale Adelaide Aglietta e di +Europa, si sono ritrovati ieri mattina in Via Po, di fronte al rettorato, con delle chiavi in mano, simbolo di una richiesta molto semplice: Interrompiamo subito il lockdown dell’istruzione.
Patrizia De Grazia, Roberto Ruben Ganzitti ed Eleonora Viale, hanno dichiarato: “La perdita di prestigio delle nostre università a cui stiamo assistendo osservando la classifica Censis, è esattamente ciò che ci meritiamo. Laboratori chiusi, biblioteche chiuse, impossibilità di accumulare crediti formativi, monte ore di lezioni non rispettati, modalità di esame sempre diverse, spesso complicate e con infiniti problemi di connessione. Perché se gli esami di Maturità sono stati organizzati in presenza, noi abbiamo continuato con lauree e sessione online. La Regione Piemonte e l’Università si sono ricordate di noi soltanto nel momento di chiederci di pagare la terza rata di tasse dell’anno in corso, tasse richieste senza l’offerta di nessun servizio in cambio. Speriamo che questa classifica dia un segnale forte ai rettori e alla Giunta Cirio, un segnale che dica chiaramente che le università piemontesi devono ripartire. Da settembre che riaprano le aule, le biblioteche, i laboratori, le cliniche legali, i seminari e, soprattutto, le aule”.