Al Respiro è dedicata la 16^ edizione di Torino Spiritualità

Torino Spiritualità 16. edizione | 24-27 settembre 2020

È liberazione, sollievo, tregua. È vita. È profondo, è ampio, è lungo. È da riprendere, da trattenere, da regolare. È corto per un’improvvisa emozione. Può mancare. Può essere l’ultimo, e il primo. È il respiro. E il ritmo del respiro è quello della nostra libertà.

  Al Respiro è dedicata la 16. edizione di Torino Spiritualità, che torna dal 24 al 27 settembre 2020 per quattro giorni di riflessione attraverso l’incrocio di fedi, culture e religioni.

Un tema che si immerge nell’oggi, nel presente segnato dall’emergenza Covid-19, per un festival che diventa occasione di approfondimento e incontro, crescita personale e scambio di idee mai alieno al mondo, mai slegato dalla vita e dalle esigenze delle persone. Anche per questo il festival cambierà forma: la situazione attuale impone regole che possono e devono diventare un’occasione per vivere la cultura in modo diverso, ma ugualmente profondo e coinvolgente. Incontri diffusi in spazi non convenzionali per vivere la città; itinerari urbani da fare insieme, alla scoperta di se stessi come parte di ciò che ci circonda; eventi online per coinvolgere il territorio nazionale, per un festival sempre più inclusivo: Torino Spiritualità cambia ma rimane se stesso, si adatta alla situazione attuale ma soprattutto la interpreta. Al centro degli incontri con filosofi, storici, sociologi, rappresentanti delle fedi e delle culture del mondo, il respiro, che abbiamo scoperto e riscoperto durante l’emergenza.

È nei mesi del lockdown che abbiamo capito che cosa significhi davvero respirare: la più automatica delle azioni è uscita dal cono d’ombra dell’abitudine. Abbiamo dovuto imparare a studiare il nostro respiro, a sorvegliarlo, a temere quello degli altri. E ancora, pensarci incapaci di respirare ha significato immaginarci privati di noi stessi, perché dal primo vagito all’ultimo fiato la nostra esistenza è il nostro respiro.

Respirare infatti svela ogni piega del sentire umano: il respiro mozzato della paura, quello trattenuto dell’attesa, l’inspirazione rapida e secca della sorpresa, il fiato grosso della fatica, il soffio profondo del raccoglimento e della preghiera. E non è un caso se il respiro innerva tutte le tradizioni filosofiche e spirituali: è pneuma della grecità classica, è l’alito vitale che Dio insuffla nell’uomo, è il prana della tradizione indiana. Ma gemello del respiro è anche il passo duplice con cui conosciamo il mondo e lo elaboriamo: un’inspirazione, per portare il fuori dentro di noi, e un’espirazione, per restituire in visioni, parole e pensieri ciò che abbiamo preso.

Aspettando il festival: nei due weekend che precedono l’avvio della manifestazione tornano le Camminate spirituali, per ossigenare cuore e mente tra valli e boschi. Ma quest’anno le mete non saranno solo montane, perché anche in città, con le giuste guide, è possibile godere della bellezza della natura.

 Anteprima di Torino Spiritualità onlinevenerdì 19 giugnoore 18.30 in diretta sulla pagina Facebook del Circolo dei lettori, su quella di Torino Spiritualità e su circololettori.it Vito Mancuso, scrittore e teologo, presenterà il suo ultimo libro in anteprima con Armando Buonaiuto, curatore del festival.

È Il coraggio e la paura in uscita per Garzanti, in cui la paura è la forza che toglie il respiro e costringe alla difensiva. Un’esperienza non soltanto negativa perché capace di fare emergere la verità su noi stessi: è solo infatti quando realizziamo di essere incatenati che possiamo intraprendere il percorso verso l’autentica libertà.

 

«È per me motivo di grande soddisfazione vedere la costante, se pur graduale, saggiamente lenta e costellata di mille difficoltà, ripresa di tutte le attività e di tutti gli eventi culturali piemontesi, che illustrano nel migliore dei modi la nostra realtà regionale e, in questo preciso caso, la nostra tenacia e capacità di rimetterci in moto con sempre maggior determinazione ed entusiasmo. In ossequio al tema di quest’anno, potrei dire di aver “tirato un sospiro di sollievo”».

Vittoria Poggio, Assessore alla Cultura, al Turismo e al Commercio della Regione Piemonte

 

«Tornare a respirare e re-imparare a farlo: a fine settembre torna Torino Spiritualità e ci interroga sull’oggi e su quanto vissuto anche durante l’emergenza sanitaria con incontri, passeggiate e come ogni anno occasioni di riflessione e confronto, online e in presenza. Auguro al festival e al suo pubblico di goderne come di un’occasione di “normalità”, di vita e pensieri condivisi in un momento in cui tutto ciò è più necessario del solito. Buon lavoro».

Francesca Leon, Assessora alla Cultura della Città di Torino

 

«Il respiro è il segno della vita. Torino Spiritualità vuole quest’anno raccontare la vita, e l’infinita gamma di emozioni, pensieri e gesti che sono il respiro del mondo. Sarà un’edizione del festival diversa, ma fatta apposta per ridare largo respiro alla nostra vita».

Elena Loewenthal, direttore della Fondazione Circolo dei lettori

 

«Sembra passato ben più di un anno dalla scorsa edizione. Mesi trascorsi sospendendo il fiato, per proteggere un respiro che abbiamo scoperto più labile di quanto immaginassimo, ma anche più prezioso. Adesso il tempo riprende a scorrere, le manifestazioni ritornano, si tonifica il pensiero, ma questa consapevolezza non va sciupata. Proveremo, a settembre, a fare la nostra parte».

Armando Buonaiuto, curatore di Torino Spiritualità

 

>  Torino Spiritualità è un progetto di Fondazione Circolo dei lettori, con il sostegno di Regione PiemonteCittà di TorinoCompagnia di San PaoloFondazione CRTTeatro Stabile Torino – Teatro Nazionale.

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