La Corte d’appello di Torino ha confermato la condanna alla 66enne omeopata modenese processata per la morte di una paziente di una sua collega torinese, che morì nel 2013.
Il suo medico era già stata condannata in via definitiva, per la cura di un melanoma a una spalla le aveva infatti prescritto una terapia di erbe e introspezione psicologica.
La modenese è considerata mentore del medico e, secondo quanto emerso, ebbe parte attiva nella vicenda. In primo grado era stata condannata a tre anni per cooperazione in omicidio colposo.
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