IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni / Ormai tutti gli ottimisti che hanno preso sottogamba il corona virus, tacciono perché anche loro sono impauriti. Chi ha preso sotto gamba il virus, e’ stato innanzi tutto il governo che nel mese di gennaio ha confuso il razzismo con i controlli sanitari preventivi, assumendosi una responsabilità storica terribile che lo condannerà davanti al tribunale della storia, senza appelli
Oggi ci accorgiamo che anche il tanto celebrato sistema sanitario italiano potrebbe non reggere all’urto, persino nelle regioni del Nord. Il Governo annaspa, è diviso, fa una comunicazione sbagliata, contraddittoria, pasticciata, allarmista.
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Chiude tutte le scuole italiane, con un effetto devastante a livello internazionale. Crea un comitato tecnico scientifico, ma non segue le sue indicazioni perché il comitato riteneva non utile, ai fini di contenere l’epidemia, la chiusura delle scuole. Tutti siamo molto preoccupati. Condannare gli anziani agli arresti domiciliari è un gravissimo indicatore di disperazione, di mancanza di progetti coerenti e adeguati per tutelare la salute degli Italiani.
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E’ auspicabile una crisi di governo? No. E’ opportuno andare ad elezioni? In questo momento no. Ma certo Conte si è rivelato poco affidabile e il ministro Speranza quasi politicamente inesistente. Siamo ormai quasi la dantesca nave senza nocchiere in gran tempesta. Un’ idea retorica molto remota, tornata attuale. La mancanza di persone in cui aver fiducia crea gravissimi problemi in tutti i cittadini . Anche i militanti politici in privato sono in allarme. Certi decreti e certe ordinanze sembrano purtroppo sempre di più alle gride manzoniane. Certo, non c’è la peste come nel ‘600, ma non ci sembra di vivere in un paese avanzato e moderno come ci eravamo illusi.
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Lo stesso progresso diventa un mito. L’ economia è alla corde, il nostro patrimonio turistico è stato distrutto. Milano ha perso i suoi primati, Torino, già in crisi da anni, è boccheggiante e il sindaco è diventato afono dopo aver parlato di una grande festa dopo il superamento del contagio . Un’uscita improvvida. Anche certi apparati tecnici non entusiasmano. I tempi di Bertolaso sono lontani e forse neppure lui potrebbe fare miracoli. Nella scuola si vede la povertà politica del Governo. Le lezioni on line sono un’ improvvisazione dell’ultima ora. Solo il 10 per cento delle scuole ha esperienza in questo ambito. Il fatto poi che non si pensi al recupero delle lezioni perse in giugno appare un’altra assurdità .
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La ministra che dice che l’anno scolastico sarà comunque valido fa della demagogia spicciola, direi sessantottina, quando le scuole erano bloccate dalla occupazione degli studenti. Un’ultima nota di sconforto: Camera, Senato e Quirinale annullano tutte le manifestazioni. Una scelta che all’ estero avrà una ricaduta devastante. Conte parla di timoni, ma i viaggiatori della barca Italia sono allarmati proprio perché comprendono che il timone non è nelle mani migliori, a voler essere gentili. Stiamo vivendo una tragedia italiana. Cerchiamo di essere comunque disciplinati perché questo ci impone l’ essere dei buoni italiani. Ma nessuno può imporci di essere sereni e fiduciosi.
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