“World Press Photo of the Years 2019” all’Ex Borsa Valori di Torino

Ritorna  la mostra di fotogiornalismo più importante al mondo
Fino al 17 novembre


Realizzati in ogni dove del Pianeta, sono considerati gli scatti fotogiornalistici più belli e (a livello emotivo) più toccanti fra quelli prodotti nel 2018: in bianco e nero o a colori, parlano soprattutto di migrazioni, di guerre, di condizione femminile, di dignità calpestate e di infanzia negata. Ma sono anche specchio concreto di tenerezza e poesia, di sogni e speranze capaci di scavalcare le più alte montagne dell’odio e della disperazione. In tutto sono 157, selezionate fra le 78.801 fotografie di 4.738 fotografi provenienti da 129 Paesi e partecipanti al “World Press Photo of the Years 2019”, il concorso di fotogiornalismo fondato nel 1955 ad Amsterdam, che ogni anno mette a confronto i più grandi fotoreporter delle maggiori testate editoriali internazionali: 157 autentici “prodigi” del fotogiornalismo mondiale (prescelti da una qualificatissima giuria presieduta da Whitney C. Johnson, vicepresidente della sezione del “National Geographic” che si occupa di contenuti visivi) e che anche quest’anno, per il terzo consecutivo e con l’organizzazione dell’Associazione C.I.M.E. – Culture e Identità Mediterranee, fanno tappa a Torino, all’interno degli spazi dell’Ex Borsa Valori, in via San Francesco da Paola, fino al prossimo 17 novembre. In primissimo piano la foto vincitrice del concorso. L’immagine è un pugno feroce allo stomaco, come tutte quelle che, in un attimo di spietata crudezza, cristallizzano il dolore infinito e irragionevole che sarà croce per la vita, di una piccola indifesa creatura: ecco allora le lacrime che bucano il cuore di Yanela, la bimba honduregna di due anni che piange disperata mentre la mamma viene perquisita da un agente della polizia di frontiera americana al confine con il Messico. Il titolo è: “Crying Girl on the Border”. Autore dello scatto è l’americano John Moore, corrispondente dell’agenzia “Getty Image”.

Novità di quest’anno é l’introduzione, all’interno delle consuete categorie del concorso, del premio “World Press Photo Story of the Year”, assegnato al fotografo “la cui creatività visiva e abilità hanno prodotto storie fotografiche con eccellenti editing, riguardanti un grande evento o una questione di rilevanza giornalistica del 2018”. Ad aggiudicarselo, l’olandese Pieter Ten Hoopen, con il progetto “The Migrant Caravan”, un foto-racconto dedicato alla più grande carovana di migranti partita dall’Honduras e diretta negli States, con oltre 7mila persone, di cui almeno 2.300 bambini, secondo le cifre fornite dalle agenzie delle Nazioni Unite. Altra novità della mostra 2019, l’esposizione delle opere vincitrici della sezione “Digital Storytelling”, dedicata a video – racconti realizzati in digitale e fruibili anche con smartphone o tablet. E in rassegna troviamo anche i lavori dei cinque italiani premiati, da “La crisi del lago Ciad” del parmigiano Marco Gualazzini (agenzia “Contrasto”), primo premio per la sezione “Environment Stories”, al reportage – primo premio per la sezione “General news stories” – “La crisi in Yemen” di Lorenzo Tugnoli (sempre di “Contrasto”) che al fotoreporter romagnolo ha portato anche il “Pulitzer 2019” per la fotografia, con la pubblicazione sul “Washington Post”. Accanto a loro, Daniele Volpe (fotografo documentarista indipendente che da anni vive in Guatemala), secondo premio “foto singole” con “Still Life Volcano”, e Matteo Delbò (filmaker Rai) autore con la torinese Chiara Avesani (giornalista freelance e collaboratrice di “Report” per la Rai e Sky News) del video “Ghadeer”, vincitore del terzo premio nella categoria “Short Video”, nonché parte del progetto “Frontline of peace”: documentari web sugli sforzi di ricostruzione in Iraq.

Con il patrocinio di Regione Piemonte e Città di Torino e il sostegno e patrocinio della Camera di Commercio di Torino (che ha concesso le sale dell’Ex Borsa Valori), “World Press Photo” non vuole però essere soltanto una mostra, ma un vero e proprio festival di attualità (in cui riflettere sulle grandi questioni del nostro tempo, dall’emergenza ambientale ai diritti negati alle donne fino alle nuove frontiere della comunicazione), con un ricco calendario di incontri, tutti a ingresso gratuito, visionabile su www.worldpressphototorino.it

Gianni Milani

“World Press Photo of the Years”
Ex Borsa Valori, via San Francesco da Paola 22 – Piazzale Valdo Fusi, Torino; tel. 351/1459819 o www.worldpressphototorino.it
Fino al 17 novembre
Orari: lun. – giov. 10/20 e ven. – dom. 10/22

***

Nelle foto:

– John Moore: “Crying Girl on the Border”

– Marco Gualazzini: “La crisi del lago Ciad”

– Daniele Volpe: “Still Life Volcano”

– Lorenzo Tugnoli: “La crisi in Yemen”

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