Dal 2013 ad oggi in Piemonte sono state approvate 21 fusioni di Comuni, tutte operative. Tra le ultime, 5, sono state approvate senza il si unanime di tutti i comuni interessati. Sono le fusioni di Lu e Cuccaro Monferrato, Cassano Spinola e Gavazzana (Alessandria), Gattico-Veruno (Novara), Varallo (Vercelli) e Valchiusa (Torino). In sostanza il percorso prevede che, dopo la delibera dei consigli comunali, si debba indire un referendum consultivo e, qualunque sia il risultato, la Regione può proseguire nel cammino della fusione. Nel caso dei due comuni alessandrini, a Cuccaro Monferrato ed a Gavazzana si era avuta una pronuncia nettamente contraria alla fusione (nel caso di Gattico e di Veruno addirittura in tutti e due i comuni) e nonostante tutto oggi non esistono più come singole entità. Per questo il Movimento Progetto Piemonte ed il Comitato Autonomia Piemont, dopo una serie di incontri con i comitati contrari alla fusione, sia di Cuccaro che di Gavazzana, hanno elaborato una lettera, inviata al presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, al vice ed assessore agli enti locali, Fabio Carosso ed al presidente del Consiglio regionale Stefano Allasia, nella quale si chiede alla Regione di modificare la legge sul punto della consultazione referendaria, prevedendo che, qualora la popolazione di un comune si esprimesse contrariamente alla fusione, per quel comune il procedimento verrebbe ad interrompersi, analogamente a quanto avviene in altre realtà regionali come Lombardia, Campania e Lazio. La lettera è sottoscritta dal presidente di MPP, Massimo Iaretti, da Emiliano Racca (Comitato Autonomia Piemont), Carlo Maranzana (Presidente Comitato No alla fusione con Lu), Andrea Riva e Pietro Pabis (già consiglieri comunali a Cuccaro), Mario Vaccari (fondatore del Comitato No alla fusione di Gavazzana) e Anna Maria Bergo (capogruppo di minoranza a Cassano Spinola).
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