La “conversione” di Vito. A Fossano, secondo appuntamento di “Granda in Rivolta”

Con la presentazione del libro di Vito Alfieri Fontana “Ero l’uomo della guerra”

Domenica 14 dicembre, ore 18

Fossano (Cuneo)

Da fabbricante d’armi a coraggioso “cacciatore” di mine. Un gran salto. E una storia di redenzione, tormentata e dolorosa, quella che racconta Vito Alfieri Fontana nel suo libro (scritto a quattro mani con il giornalista Antonio Sanfrancesco“Ero l’uomo della guerra. La mia vita da fabbricante d’armi a sminatore” (Ed. Laterza, 2023). Libro che, insieme al suo autore, sarà protagonista di presentazione e discussione nella serata organizzata a Fossano (Cuneo) dall’Associazione “Grande in Rivolta”domenica 14 dicembre (alle 18) presso la “Vineria in Piazzetta” di via Garibaldi 40.

Un appuntamento sicuramente di grande attualità, visti i tempi di incredibile ferocia bellica che da più parti tormentano il nostro mondo. Senza segnali concreti e credibili, nonostante i proclami (proclami al vento!) da parte dei Potenti “burattinai” della Terra, di possibili venti di pace all’orizzonte. “Un appuntamento – sottolineano gli organizzatori – di profonda riflessione sulle responsabilità individuali e sull’industria bellica”, tanto più nella sua messa in gioco di esperienze personali che, ancor oggi, sono dolorosi strappi nella carne di chi a quel “gioco al massacro” ha prestato una parte importante della propria vita, delle proprie competenze e dei propri guadagni.

Al centro dell’incontro fossanese, infatti, sarà lo stesso Vito Alfieri Fontana, ingegnere e per circa vent’anni, dal 1977 al 1993, la mente della “Tecnovar italiana” di Bari, una delle più grandi aziende produttrici di “mine antiuomo” e “anticarro” a livello mondiale. In quel periodo, Fontana ha progettato, costruito e venduto oltre due milioni e mezzo di mine antiuomo. E forse non avrebbe mai smesso, se a un tratto nella sua vita non avesse deciso di imboccare, a seguito di una profonda crisi d’identità e di coscienza, la sua personale “via di Damasco”, alla ricerca di quella miracolosa “luce” capace di sconfiggere definitivamente le “tenebre” dell’anima. Ma, soprattutto, a fare di lui un altro uomo fu la semplice innocente domanda del figlio allora di otto anni Ma papà, con il lavoro che fai anche tu sei un assassino? Parole ingenue e, nello stesso tempo, terribili che toccano a fondo il cuore di Fontana e che nell’immediato gli fanno decidere di dare una svolta alla sua vita e di chiudere, nel 1993, con l’azienda di famiglia, proprio in parallelo con l’avvio della “Campagna internazionale per la messa al bando delle mine antiuomo”.

Due anni dopo, inizia quella che lui stesso definisce la sua “seconda vita”: da “armaiolo” diventa “sminatore”, trascorrendo quasi vent’anni, dal 1999 al 2016, nell’area balcanica (Kosovo, Serbia, Bosnia) come “capo missione” per progetti umanitari, prima con l’“Ong Intersos” e poi con la “Cooperazione italiana”.
Ho progettato, costruito e venduto due milioni e mezzo di mine antiuomo. Ne ho tolte migliaia, per quasi vent’anni… Dal punto di vista numerico, il bilancio è impari. Da quello della mia coscienza pure, perché il male compiuto resta. Per sempre” scrive Fontana nel suo libro.
Il libro non è solo una storia personale di redenzione, “ma un’analisi cruda e senza reticenze – si sottolinea – del mondo delle armi, che interroga ciascuno sulle responsabilità rispetto ai fatti della storia”. Si parla della quantità di mine prodotte – del modello di punta la “Tecnovar” ne produceva 3mila al giorno – e della loro micidialità. L’autore affronta anche temi come l’uso dell’uranio impoverito e l’impatto disastroso delle armi sui civili.
Al termine della presentazione, ci sarà la possibilità di cenare e intrattenersi con l’autore e il co-autore. Per l’apericena è richiesta la prenotazione ai numeri 0172/633706 o 331/7502831.
Intanto giovedì 11 dicembre proseguono gli appuntamenti di “Granda in Rivolta” alla “Biblioteca di Trinità” (Cuneo); ospite Giulia Arduino, ricercatrice del “Laboratorio di Storia delle Alpi”, che presenta “Che ne sarà di noi? Ricordi di partigiani piemontesi a ottant’anni dalla Liberazione” (“arabAfenice”, 2024), portando testimonianze preziose sulla Resistenza piemontese.

 

Per ulteriori info: “Granda in Rivolta”, Fossano (Cuneo); tel.0172/633706 o grandainrivolta@gmail.com

 

g. m.

 

Nelle foto: Vito Alfieri Fontana; Cover “Ero l’uomo della guerra. La mia vita da fabbricante d’armi a sminatore” (Ed. Laterza, 2023); Vito Alfieri Fontana nelle vesti di “sminatore”

 

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