Giri turistici d’autore in Piemonte: non è la solita guida

Nicola Gallino ha presentato il suo nuovo volume “Giri turistici d’autore in Piemonte” (Edizioni del Capricorno – 144 pagine, 14 euro). Ottimo regalo per Natale, prezzo contenuto ed ottimo effetto. Perché non è la soluta guida, e non assomiglia ad una guida tradizionale e molto di più simile ad un atlante letterario sentimentale delle campagne piemontesi. In un’epoca in cui mete, indirizzi e recensioni sono a portata di clic, Gallino parte da una domanda provocatoria: che cosa può offrire ancora la carta stampata?La risposta è nel lavoro di selezione, filtraggio e montaggio che un autore può fare meglio di qualsiasi algoritmo. Non interessano gli orari dei musei o i numeri di telefono dei ristoranti: interessa lo sguardo su un territorio e le storie che lo abitano.

I trentanove itinerari del libro sono pensati “da fare in giornata”, ma raramente hanno come obiettivo le grandi città. Come lo stesso Gallino ha spiegato, dialogando con il giornalista Marco Bosonetto, i capoluoghi restano sullo sfondo. “Un capoluogo basta da solo per riempire una giornata, qui invece volevo dare spazio a cittadine minori o minime, ai paesi in cui di solito non ci si ferma”. Ne esce un Piemonte “scaleno”, laterale, fatto di colline vitate, risaie, basse valli occitane, mercati e santuari, piccoli musei di paese, oratori affrescati e architetture razionaliste in mezzo ai campi.
L’automobile non è celebrata come feticcio, ma usata come mezzo neutro per raggiungere strade secondarie, argini e crinali da cui leggere il paesaggio agricolo: il “mare a quadretti” delle risaie, la suggestiva strada con le montagne sullo sfondo a sinistra e le colline del Po sulla destra tra Chivasso e Casale, la dorsale dei frutteti saluzzesi, i paesi “talmente fuori dal mondo” da essere sfuggiti al turismo di massa. Ogni tappa è un pretesto per incrociare micro-storie – dall’antica città di Industria al retroporto di Genova in età romana – che il lettore può collegare fra loro fino a ricostruire una macro-storia del Piemonte rurale.
Torinese, classe 1964, giornalista di Repubblica, storico e musicologo, già docente all’Università del Piemonte Orientale e responsabile della comunicazione del Salone del Libro, attualmente in forza alla Regione Piemonte nell’ufficio di comunicazione dell’assessore all’agricoltura, commercio, turismo e sport Paolo Bongioanni, Nicola Gallino firma così una guida colta, curiosa e dichiaratamente gourmet, che invita a cercare l’anima del Piemonte non nelle vetrine delle città d’arte, ma lungo le strade di campagna dove la storia continua a parlare sottovoce.
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