Nel corso delle attività investigative condotte dalla Polizia di Stato per il contrasto del traffico di sostanze stupefacenti, nei giorni scorsi, a Nichelino (TO), la Squadra Mobile di Torino ha arrestato due cittadini albanesi e una cittadina italiana, gravemente indiziati della detenzione ai fini di spaccio di oltre 11 chilogrammi di cocaina.
In particolare, da attività info-investigative, gli investigatori apprendevano che nei pressi dell’area industriale di Nichelino potesse avvenire una compravendita di droga. Pertanto, organizzavano un mirato servizio di osservazione. A distanza di qualche ora, vedevano sopraggiungere, quasi in concomitanza, due macchine con a bordo complessivamente tre persone: mentre una delle due auto restava ferma all’interno di un’area di parcheggio dinanzi a un cascinale, l’altra effettuava un giro circospetto prima di ricongiungersi alla prima; la circostanza insospettiva ulteriormente gli investigatori.
La conferma che si stesse verificando una cessione di sostanza stupefacente giungeva da lì a poco, grazie alla costante osservazione del comportamento tenuto dall’occupante dell’autovettura giunta per seconda. L’uomo, infatti, dopo essere uscito dall’abitacolo con una busta di nylon in mano, si avvicinava all’altro veicolo e, pochi istanti dopo, tornato sui propri passi, collocava la stessa busta all’interno della propria auto.
A quel punto, gli agenti decidevano di intervenire per procedere al controllo dei tre soggetti.
Nel corso della perquisizione, all’interno della busta di nylon venivano rinvenuti circa 7,7 chilogrammi di cocaina suddivisi in panetti; ulteriori 3,5 chilogrammi di sostanza stupefacente dello stesso tipo venivano trovati all’interno dell’auto parcheggiata per prima nell’area di sosta, in parte occultati in un vano costruito artigianalmente sotto il sedile passeggero.
Nel corso delle operazioni, estese anche al cascinale vicino, del quale uno dei tre arrestati possedeva la chiave di accesso, venivano anche sequestrati 4.800 euro e materiale per il confezionamento della sostanza stupefacente. Dopo la convalida dell’arresto, per tutti e tre gli indagati è stata disposta la custodia cautelare in carcere.
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