Presentazione, al “Circolo dei Lettori” di Torino, del tema scelto per la sesta edizione del Festival
Sabato 12 aprile, ore 16
Una giovane ragazza si apre un varco fra la fitta vegetazione “simbolo della complessa rete di regole e restrizioni disseminate da sempre lungo il cammino delle donne”. Il volto é però sorridente, proprio di chi, pur se a fatica, riesce comunque a farsi strada superando le non poche e rischiose difficoltà incontrate nel percorso; la bocca è aperta “a rappresentare la parola liberata”. L’immagine – guida della sesta edizione di “Contemporanea. Parole e storie di donne”, progetto della biellese Associazione “BI-Box – APS” (a cura di Irene Finiguerra, Barbara Masoni, Stefania Biamonti, Laura Colmegna, Patrizia Bellardone e Mariangela Rossetto) rappresenta alla perfezione il tema della nuova edizione del Festival “Al cuore dei tabù”ed è opera egregia per intuizione concettuale, segno nitido e vibrante cromia dell’artista romana, residente a Parigi, Francesca Protopapa(alias “Il Pistrice”). Dunque, “tabù”. “Tabù” di genere.
E quanti, mai del tutto superati, per le donne! “Tuttavia – sottolineano da ‘BI-Box’ – in ogni tabù si nasconde un’opportunità per sfidare i limiti e riscrivere le regole. Nel 2025, il fil rouge che caratterizzerà il festival di settembre (da venerdì 26 a domenica 28) invita a superare ciò che ci trattiene, a mettere in discussione preconcetti e tradizioni e a dare spazio a ciò che non può essere detto. Si va insieme al cuore dei ‘tabù’, trasformandoli in storie di possibilità, apertura e forza creativa”.
L’appuntamento per l’anteprima del Festival è in programma sabato 12 aprile, al torinese “Circolo dei Lettori” di via Bogino 9, dalle 16 alle 19,15, con otto ospiti d’eccezione impegnate a declinare il tema di quest’anno, ognuna a proprio modo.
Si inizia con un “monologo” di Barbara Frandino scritto appositamente per l’occasione, in cui si affronta un tabù “poco esplorato”: quello dell’ “infelicità”. Obiettivo della scrittrice, quello di “rivalutare l’accettazione della sofferenza come atto rivoluzionario di consapevolezza e libertà”.
A seguire focus sul “linguaggio dell’arte”,utilizzato da “Contemporanea” come chiave di lettura del mondo fin dalla sua prima edizione. Ecco allora, su questa linea, l’incontro con Francesca Alinovi, protagonista dell’appuntamento con la giornalista e critica musicale Giulia Cavaliere , che approfondisce la sua opera a partire dal libro “Quel che piace a me” (Electa, 2024), restituendo il ritratto di una critica “carismatica, anticonformista e visionaria”. Anna Peyron (la “gallerista di Pistoletto, Merz e Boetti” nonché magica fondatrice del “Vivaio Anna Peyron” di Castagneto Po, specializzato nella coltivazione di rose antiche e botaniche, ortensie, clematidi, piante e bulbi per amatori) racconta invece un periodo di grande fermento culturale attraverso il saggio “L’arte che abbiamo attraversato” (add editore, 2024): un viaggio nella Torino del “boom economico”, tra entusiasmo e trasformazioni che hanno segnato la scena artistica della città.
A partire, invece, da “Il mito della bellezza” di Naomi Wolf, Simona Gavioli, critica d’arte e curatrice indipendente, osserva e riflette sulla trasformazione dell’ideale di bellezza imposta da “tabù da infrangere”, diventando un campo di battaglia nell’arte contemporanea.
L’evoluzione del “ruolo del femminile” è al centro dell’incontro successivo con Eloisa Morra(professoressa associata di “Letteratura italiana contemporanea” all’“Università di Toronto”, dove coordina il progetto “Sciascia Archive”) che si svilupperà intorno al testo “La mela e il serpente” (nottetempo, 2025) di Armanda Guiducci: un testo definito dalla stessa Morra “radicale nel pensiero e nelle pratiche”, che, intrecciando esperienza individuale e collettiva, mescola antropologia e memoir per costruire una nuova consapevolezza delle donne e del loro posto nel mondo.
Alle 18, il contributo dell’Associazione biellese (attiva sul tema della violenza contro le donne) “Mafalda VocidiDONNE” rende omaggio alla scrittrice milanese Brunella Gasperini (1918 – 1979) con la lettura di un racconto tratto da “Storie d’amore, storie d’allegria”, Rizzoli 1976 . Un momento di ascolto dedicato a una “voce libera e fuori dagli schemi, ancora oggi attuale nel suo messaggio”.
A chiudere la giornata, lo speech della giovane scrittrice torinese Giulia Muscatelli che prende le mosse dal suo ultimo libro “Io di amore non so scrivere”, un’indagine sul linguaggio e sulle esperienze degli adolescenti di oggi, per capire come siano vissute e raccontate dai giovani le relazioni nell’epoca digitale.
Ricordiamo ancora che, sabato 17 maggio, “Contemporanea” sarà a Milano, ospite per la prima volta della “Fondazione Mondadori”, con una nuova tappa di avvicinamento alla data d’inizio Festival. Tutti gli appuntamenti sono ad ingresso gratuito.
I possessori della Carta “Io leggo di Più” del “Circolo dei Lettori” possono prenotare (tel. 011/8904401 o info@circololettori.it ), fino a esaurimento posti.
Per ulteriori info e programma dettagliato: www.contemporanea-festival.com
g.m.
Nelle foto: Francesca Protopapa, Immagine-guida “Contemporanea 2025”; Barbara Frandino (Ph. Denitza Diakovska); Anna Peyron; Simona Gavioli
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