“Mi ricordo quel 25 aprile”. Torino raccoglie le testimonianze della Liberazione

 La città e il Museo della Resistenza lanciano un appello alla memoria collettiva

La Città di Torino, la Città Metropolitana e il Museo Diffuso della Resistenza, con il sostegno di Fondazione CRT, promuovono un’iniziativa per raccogliere e preservare la memoria storica della Liberazione, in occasione dell’ottantesimo anniversario della fine della seconda guerra mondiale e del regime fascista. Lo fanno lasciando un appello rivolto a tutti coloro che hanno vissuto in prima persona il 25 aprile 1945 e gli anni immediatamente precedenti, affinché possano condividere i loro ricordi e contribuire alla costruzione di una “banca della memoria per le generazioni future”.

“La Liberazione è un passaggio fondamentale della nostra storia ed è un nostro dovere ricordare i valori per cui molte persone hanno scelto di lottare: libertà, democrazia e unione – sottolinea il Sindaco di Torino Stefano Lo Russo – oggi più che mai è importante costruire la memoria condivisa che permetta alle ragazze e ai ragazzi di comprendere il passato per affrontare con consapevolezza il presente e il futuro”.

Nei giorni scorsi una lettere del Sindaco Lo Russo è stata inviata alla Circoscrizioni, alle biblioteche civiche e alla rete delle associazioni cittadine per raggiungere gli oltre 38 mila cittadini e cittadine torinese nati prima del 1939, e che all’epoca della Liberazione avevano almeno 6 anni, per invitarli a collaborare all’iniziativa. Anche Città Metropolitana di Torino è parte di questo progetto con un sostegno economico e con azioni di sensibilizzazione ai Comuni del territorio.

“Sappiamo che una parte di essi allora erano bambini, adolescenti o giovani adulti – dichiara il Presidente del Museo Diffuso della Resistenza Daniele Jalla – ma questo più che un limite mi sembra un fatto positivo, se pensiamo che i loro ricordi potrebbero essere materiale particolarmente prezioso per i ragazzi e giovani che si troverebbero di fronte alle memorie di coetanei di un’altra generazione con cui confrontarsi in una sorta di rispecchiamento più immediato. Per loro sarebbe un nuovo modo di confrontarsi con la storia che, di norma, pone i ragazzi a vederla come una cosa che riguarda i grandi, mentre i bambini ne sono altrettanto protagonisti, come vittime o spettatori, altrettanto segnati dalle vicende del tempo e del luogo in cui vivono”.

L’Amministrazione Comunale e il Museo Diffuso della Resistenza invitano chiunque voglia condividere la propria testimonianza a farlo attraverso uno scritto, un video o una registrazione, facendosi parte attiva di questo progetto di memoria collettiva affinché il ricordo della Liberazione continui a vivere nel presente e nel futuro. L’invito è esteso anche a coloro che custodiscano lettere, documenti, fotografie o diari appartenuti a famigliari e conoscenti che hanno vissuto quel periodo storico. Le loro esperienze rappresentano un valore inestimabile per la comunità e contribuiranno a ricostruire un quadro più dettagliato della vita durante e dopo la guerra, offrendo alle nuove generazioni la possibilità di confrontarsi con un passato che ha segnato profondamente la nostra storia.

Per concordare le modalità di condivisione dei materiali è possibile prendere contatto con il punto informativo unificato di Piazza Palazzo di Città 9a, chiamando allo 011 23010 o scrivendo a piu@comune.torino.it, oppure contattando il Museo Diffuso della Resistenza in corso Valdocco 4/a da lunedì a venerdì, dalle 10 alle 18, chiamando lo 011 01120787 o scrivendo a miricordo@museodiffusotoriino.it

Il servizio è attivo dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 18 e la prima domenica di ogni mese con lo stesso orario.

Mara Martellotta

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