Il filo conduttore del caos e dell’impotenza

Nervosetti quelli di Fratelli d Italia. E ne hanno ben donde visto che la loro Leader, ma che dico la loro Vate Giorgia Meloni è quasi sparita. Ha giurato di far funzionare il centro per immigrati clandestini in Albania che continua a boccheggiare. Anche sua sorella è nervosetta, ogni volta che vede un giornalista lo apostrofa: vade retro satana. E poi questo Salvini che ha come unico scopo scavalcarla a destra.  Eccoli i sovranisti, tronfi di orgoglio che non hanno dubbi: il futuro è nostro. E poi con Trump e Musk nessuno ci può fermare.
Con il Presidente Usa che ha dichiarato guerra a tutti gli Stati non d’accordo con Lui.
E qui la nostra Giorgina gioca in casa essendo tra le sue favorite, sempre politicamente parlando. Ma ecco che che si riafaccia la pasionaria  di destra.  Stupendo  “numero” alla trasmissione televisiva alla 7. Si è messa ad abbaiare penso per ridicolizzare il suo interlocutore del PD ottenendo l’esatto opposto. Direi proprio una risata vi seppellira’. Non ci siamo proprio.
Poi voglio spezzare una lancia per Bibi’ e Bibo’: Nordio e Piantedosi. Loro sì che hanno gli attributi e hanno spiegato, forse troppo tardi,  il perché del rimpatrio del Libico. Se la sono cavata con indicibili lacune. Ed anche qui la tragedia è diventata farsa. Mamma mia. Tra chi abbaia e chi scappa non siamo messi bene.
Ma anche nel Pd c’è maretta. Gli ex Margherita con l’aggiunta di Piero Fassino sono decisamente insodisfatti. Vogliono un partito più centrista e la sostituzione di Bonaccini rifiugiatosi nel dorato esilio dell’Europa.  Prima c’era un problema di unità delle opposizioni. Ora, addirittura un problema di unità dentro il Pd. Diciamo che grandi passi in avanti non si fanno.
E noi poveri torinesi che facciamo i conti con quartieri come Rossini, a ridosso di porta palazzo, letteralmente in mano alla piccola criminalità di spacciatori ed emarginati. Stamattina sono passato in corso Palestro all altezza dei cosiddetti quartieri militari in Corso Valdocco angolo  via del Carmine. Portici dietro il museo della Resistenza.
Una volta sede della ottocentesca Gazzetta del popolo. Sede anche della Saletta rossa dove noi giovani studenti… quasi rivoluzionari in erba progettavamo di cambiare tutto e tutti.
Ora è diventato un bivacco  di senzatetto.
Sporcizia diffusa. Ma, purtroppo, anche in altri punti del centro fenomeni simili.
Non è un bello spettacolo. Giuro,  non vorrei essere considerato un cinico. Vorrei che si facesse qualcosa…. ma non si fa niente.
E passando il tempo  la situazione peggiora.
C’è un filo che unisce l’inerzia di questo governo, passando per l’arroganza di Trump  e Musk e il degrado delle nostre città.
Questo filo si chiama impotenza. Impotenza verso le guerre, impotenza nel non governare i flussi migratori. Magari questo super attivismo di Trump produrrà delle reazioni.
Vedremo.  Per ora la perentoria promessa che ha fatto che in 24 ore avrebbe fatto pace con Putin è una pia illusione. Non che ce ne rallegriamo.  Ma  la guerra in Ucraina continua. Sono oramai tre anni. Ed anche a Gaza la tregua traballa. È proprio vero che tra il dire ed il fare ci sono di mezzo mille oceani.  E  questa impotenza viene suggellata dal caos. Caos che determina la più totale ingovernabilità. Insomma, come al solito non siamo messi bene.
PATRIZIO TOSETTO
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