Torino, Quartiere Santa Rita. Ha subito una brutta rapina nel cuore della notte mentre passeggiava, solo, lungo Corso Sebastopoli, i primi giorni del mese scorso. La vittima, un giovane 25enne; gli autori, un gruppetto di 3 ragazzi nordafricani, uno dei quali, armato di coltello, lo ha obbligato a farsi consegnare cellulare, portafoglio e zaino con all’interno un pc portatile.
Il 25enne aveva chiamato subito le Forze dell’Ordine ma nell’immediatezza gli autori della rapina avevano già fatto perdere le loro tracce. Dopo aver sporto denuncia alla caserma dei Carabinieri di Borgo San Secondo, la bella sorpresa. Collegandosi nel cloud del proprio account nel tentativo di recuperare quanto più possibile di quanto custodito nel cellulare, la giovane vittima nota delle fotografie a lui sconosciute e scorrendole riconosce senza ombra di dubbio il rapinatore della notte precedente. Agli investigatori è già noto e in poche ore lo trovano nel quartiere San Salvario, con addosso proprio il cellulare della vittima (insieme, tra l’altro, a 11 grammi di hashish).
I giorni scorsi i Carabinieri della Stazione San Secondo, sulla base di apposita emissione di misura cautelare in carcere da parte del Giudice per le Indagini Preliminari di Torino, hanno
notificato il provvedimento al 19enne, gravemente indiziato per aver commesso la “rapina aggravata, in concorso con altri soggetti e con l’utilizzo di arma da taglio”.
Sono in corso le indagini per identificare gli altri due autori della rapina.
Il provvedimento a carico dell’interessato è stato emesso durante le indagini preliminari e, pertanto, vige la presunzione di non colpevolezza
Recenti:
Il Consiglio regionele ha svolto la discussione generale della Variazione di Bilancio, licenziata dalla prima Commissione,
A Torino sono stati installati 2 locker da Locker Italia, la Joint Venture per l’ecommerce costituita
Dal 9 al 17 novembre si è svolta a Cavour l’edizione di Tuttomele, manifestazione
Sono 68 i Comuni del Piemonte destinatari del contributo di 1.058.000 euro stanziato dalla Regione grazie alle risorse del Fondo
Circa 2,4 milioni da ripartirsi tra le 51 Unioni montane piemontesi: questa la cifra destinata al