Tavares, Giachino: giornata importante per il settore auto

“Ha risposto solo in  parte alle domande di Deputati e Senatori. Io mi aspetto però le risposte di John Elkann”
Di ritorno dagli USA oggi TAVARES alla Camera dei Deputati e’ stato sottoposto a una fila di domande da parte di Deputati e Senatori , tra cui i torinesi Comba , Fregolent e Grimaldi, sullo stato della FIAT e dell’indotto. Ma l’interlocutore del Parlamento avrebbe dovuto essere il Presidente di Stellantis John Elkann l’erede della famiglia Agnelli che avrebbe dovuto rispondere dell’esito della vendita della FIAT a Peugeot.  Ricordo come in Italia al termine dell’era Ghidella la produzione di auto avesse raggiunto 1.900.000 unità mentre quest’anno arriverà a poco più di 300.000. Il settore auto tra le fabbriche ex Fiat e le migliaia di aziende dell’indotto oggi occupa quasi 300.000 persone. Un settore importante economicamente e strategico dal punto di vista della innovazione.
Tavares, da amministratore delegato che deve portare agli azionisti i migliori risultati economici di fatto ha scaricato il forte calo della produzione sulla politica europea che ha prese la decisione di puntare tutto solo sull’elettrico. Una decisione che ricordo fu fortemente appoggiata dal PD e dalla sinistra. Ecco perché stridevano  gli interventi molto accesi di Conte e della Schlein che hanno sulla coscienza quella decisione. Una decisione che ha messo in crisi le produzioni dei motori tradizionali senza cercare anche altre strade per giungere a ridurre le emissioni.  Tavares ha evidenziato da un lato come l’auto elettrica costi un 40% in più rispetto all’auto tradizionale e come in Italia ci sia un costo della energia doppio rispetto alla Spagna per fare un esempio.
Toni accesi di Conte che ha la coda di paglia perché ha la responsabilità di non aver messo condizioni , la golden share, quando era Premier , quando la Fiat venne venduta a Peugeot.
Toni accesi della Schlein che come PD a ha la grande responsabilità di aver votato personalmente  insieme alla sinistra la decisione europea che ha puntato tutto solo sull’elettrico. Una decisione sostenuta anche dal Sindaco Lorusso. Una decisione che ha messo in difficoltà una parte importante delle aziende dell’indotto già in difficoltà per la politica di Tavares di tagliare i costi sia in azienda, che alle aziende dell’indotto oltre che alla logistica . I costi della Fiat infatti secondo Tavares  sono ripartiti :15% all’assemblaggio, 80% all’indotto e 5% alla logistica.
Tavares da amministratore delegato non sa nulla della storia della Fiat nel nostro Paese ,non sa nulla  di quanto ha dato il nostro Paese alla Fiat e pertanto lui valuta le questioni dallo stretto punto di vista dell’andamento del mercato e dei costi, perché ovviamente  Tavares vuole gli incentivi per poter vendere le auto elettriche , ha girato attorno senza smentirli, sul Piano Urso di riportare la produzione di auto in Italia a 1 milione dicendo che lui vuole un milione di clienti e ha detto come Stellantis e’ nelle condizioni,  qualora l’Europa decidesse di aprire ad altre soluzioni oltre che all’ elettrico,  di essere in grado di avere per ognuno dei modelli una doppia soluzione costruttiva. Sul dibattito ha pesato il fatto che da anni il settore abbia accompagnato la riduzione delle produzioni e della occupazione senza che venisse proclamato uno sciopero.
Certo oggi tutti i gruppi hanno dichiarato ad alta voce la esigenza del Paese di puntare ancora sul settore industriale , una cosa che dovrebbe far pensare i Sindaci torinesi degli ultimi trent’anni . Non aver difeso con forza l’industria dell’auto ha portato Torino a crescere meno della media nazionale ormai da oltre vent’anni con conseguenze sociali pesanti sulle periferie e sul degrado cittadino. Ecco perché Torino oltre a chiedere di accelerare i lavori della TAV  in pesante ritardo  deve difendere maggiormente l’industria dell’auto..
Mino GIACHINO 
Responsabile piemontese trasporti e logistica FDI
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