La politica vola basso

Mai così in basso la politica in questo nostro Paese. Sallusti lancia il sasso su una possibile indagine sulla sorella Meloni. Foss’anche non penso proprio che interessarsi di nomine dei posti di sottogoverno sia un reato se non un crimine. Ma almeno hanno qualcosa di cui  parlare. Sallusti dopo due libri intervista a Palamara è diventato un esperto “del modo con cui una certa magistratura vuole fare politica”. Giuro che mi sono letto tutti e due i libri. Scontato il secondo che è una ripetizione del primo. Interessante il primo perché ci racconta una verità, magari intuita, ma di fatto non conosciuta. Sembra che taluni magistrati si comportino come la media degli italiani. Assommando pregi e difetti della media del nostro popolo. Con la solita e storica domanda: a chi giova? Visto che siamo in argomento un piccolo accenno sul caso Toti. Diciamo che i magistrati competenti genovesi hanno avuto la mano pesante. Fin tanto che Toti non si è dimesso non lo hanno “mollato” con gli arresti domiciliari. Hanno fatto politica? Magari no , ma sicuramente hanno prodotto (di fatto) le elezioni amministrative anticipate.
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Poi il tutto mi sembra la legge del contrappasso. Fratelli d Italia, fino a ieri filo magistrati, ora sono sotto schiaffo. Le carte si sono mischiate e soprattutto è cambiato chi da’ le carte.  Ed è proprio il cambio delle parti elemento centrale di questa commedia degli equivoci. Anche questo è molto ma molto italico.  E nel cambio delle parti l’equivoco domina stravolgendo realtà e singoli comportamenti. Chi ha ragione? Tutti e dunque nessuno. Intanto la giustizia zoppica. Il governo non riesce neanche a risolvere il problema degli stabilimenti balneari, con un mare di incomprensioni,  ovviamente un eufemismo, con l’Europa. Praticamente la Meloni ha perso le elezioni Europee e non vuole ammetterlo.
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Le opposizioni continuano nel cercare questo fantomatico campo largo. Anche qui, più che altro la sceneggiata è garantita, o per essere più magnanimi dei personaggi in cerca d’autore. Chi l’avrebbe detto che Luigi Pirandello sarebbe stato così lungimirante. Ricapitolando, la destra parla di complotto antidemocratico e le opposizioni parlano di occupazione del potere antidemocratica. Ma c è un altro siciliano che ci ha sempre rappresentato il Principe Tomasi di Lampedusa. Emblematico fin dal titolo. Il Gattopardo con la famosissima frase di Tancredi: parto per cambiare affinché nulla cambi. L’ indolenza che produce assuefazione. Vedremo ora gli effetti pratici della legge Nordio. O vedremo che fine farà la discussione  sul diritto di cittadinanza.
Cinicamente ma anche realisticamente: penso proprio nulla. Dovrebbe essere diverso, totalmente. So perfettamente che dovrebbe essere diverso. E un altro siciliano ci aiuta nel definire: chi nasce tondo non muore quadrato. Il mitico Camilleri passato dalla Storia al mito con Montalbano.
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PATRIZIO TOSETTO
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