Sagra della Pesca ripiena, gusto piemontese

È in corso in questi giorni, sino a domenica 10 agosto 2024, a Vauda di Rocca Canavese, nel centro dell’altopiano delle Vaude, al confine tra le Valli di Lanzo e il Canavese, ed a metà strada tra Rocca Canavese e Cirié, la ventiduesima edizione  della “Sagra della Pesca ripiena”. Organizzata come ogni anno dall’associazione La Baraca e promossa da Regione Piemonte e Visit Piemonte con il patrocinio della Città metropolitana di Torino, la manifestazione è dedicata ai “persi pien”, uno dei dolci più iconici della cucina piemontese, o meglio, le deliziose e semplicissime pesche ripiene di amaretti e cacao.

Il segreto della bontà della ricetta originale canavesana è nella cottura della pesca negli antichi forni a legna, fino a qualche tempo fa utilizzati dalle massaie per la cottura del pane. Nello stand gastronomico della Sagra oltre alle pesche sono servite esclusivamente specialità piemontesi, frutto di uno studio delle ricette canavesane tradizionali perché uno degli obiettivi dell’evento è proprio la riscoperta degli antichi sapori dell’agricoltura, della zootecnica e della cucina locale.

Spazio dunque alle acciughe e ai tomini freschi al verde, ai Peperoni di Carmagnola cotti al forno e conditi con olio e timo, al Salame di Turgia, agli agnolotti piemontesi, ai fagioli con le cotiche cucinati nelle tofeje di Castellamonte, alle carni alla brace, alla salsiccia artigianale e alla Toma di Lanzo. Anche la scelta dei vini è rigorosamente piemontese: Arneis, Barbera, Bonarda, Erbaluce e Passito di Caluso.

Oltre alle pesche ripiene di amaretti e cioccolato anche un ricco calendario di eventi per tutti i gusti. A Vauda di Rocca si va quindi anche per ballare con cantanti ed orchestre come Omar Codazzi e la sua band e Matteo Bensi. Nella serata di venerdì 9 agosto ci sarà invece spazio per il revival con l’evento “Voglio tornare agli anni ’90”, mentre il duo cabarettistico Marco & Mauro chiuderà la manifestazione all’insegna delle risate la sera di sabato 10 agosto. Che dire? Evviva la pesca ripiena!

Igino Macagno

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