«Le stragi sul lavoro si susseguono una dietro l’altra, dal cantiere Esselunga alla Centrale Enel di Bargi fino a Casteldaccia, senza contare le innumerevoli morti nei vari cantieri edili in tutta Italia, ma non vediamo segnali decisi per cercare di fermare questa scia di infortuni e puntare a ‘Zero morti sul lavoro’. Anzi, nel settore delle ferrovie, dopo la tragedia dello scorso agosto in cui sono morti cinque lavoratori edili, tutto è rimasto come prima. E i vertici della stessa ditta indagata per i terribili fatti di Brandizzo pare siano tornati a operare per Rfi con un’altra compagine sociale. Sarebbe stato invece opportuno rivedere le modalità operative e confrontarsi con i sindacati prima di aggiudicare l’appalto».
È quanto denunciano i segretari FenealUil del Piemonte, Giuseppe Manta, e di Vercelli, TizianaDel Bello.
«Come organizzazioni sindacali edili, dopo la strage di Brandizzo, abbiamo chiesto e ottenuto un Tavolo nazionale con Rfi, ma al momento non registriamo sostanziali miglioramenti. Chiediamo quindi di accelerare l’approvazione del Protocollo specifico sulle manutenzioni in ferrovia, che accolga le nostre proposte per garantire salute e sicurezza e una migliore qualità del lavoro, a partire dall’applicazione e dal rispetto del contratto collettivo nazionale degli edili e da una formazione adeguata in un ambito di lavoro così specifico» – dichiara il segretario nazionale FenealUil StefanoCosta, responsabile per la Salute e Sicurezza.
«Bisogna migliorare le procedure – aggiunge Costa – e implementare le tecnologie affinché si possa lavorare in sicurezza sui nostri binari. Inoltre, bisogna limitare i subappalti il piu possibile, soprattutto per quanto riguarda le lavorazioni ordinarie, non specialistiche. Chiediamo poi un sistema di controllo capillare da parte di Rfi di presenze, orari e durata degli interventi effettuati da lavoratori e lavoratrici sui binari, in particolare negli orari notturni. Spesso, non si sa neanche quali siano le persone che sono al lavoro in un cantiere…».
«Infine, in perenne attesa di un decreto sulla sicurezza nelle ferrovie, ribadiamo la necessità di una formazione specifica di tutti i lavoratori e le lavoratrici che operano sui binari» – conclude il segretario nazionale FenealUil, Stefano Costa.
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