Dipendenze tra gli studenti delle scuole superiori torinesi, un questionario che fa riflettere

Il questionario anonimo sulle dipendenze tra i giovani, realizzato dall’Associazione Educazione Prevenzione e Salute tra 455 studenti delle classi tra il secondo ed il quinto anno di Scuola Superiore di numerosi  istituti torinesi (Colombatto, Giulio, Copernico – Luxemburg, Santorre di Santarosa, Alfieri, Bosso – Monti e Galileo Ferraris) ha rivelato uno scenario piuttosto critico.

Le prime domande riguardavano il  fumo di sigaretta. Il 35% degli studenti non ha mai provato, il 32% ha provato ma non ha continuato ed il 33% continua a fumare tuttora. Tra coloro che fumano il 20% utilizza la sigaretta elettronica, il 18% le sigarette tradizionali, mentre il 2% fuma altro. Inoltre il 16% dei fumatori fuma meno di 5 sigarette al giorno, l’11% da 5 a 10 sigarette, il 4% da 10 a 20 e l’1% ne fuma di più. Quasi la metà, il 47%, ha iniziato per curiosità, il 5% per integrarsi nel gruppo, il 4% perché lo fanno i genitori o i rispettivi amici e l’1% per ribellione verso gli adulti.

Ed ecco  i dati relativi a chi ha fatto uso di sostanze stupefacenti. Il 49% non ne ha mai fatto uso, ma ben il 7% ne fa un uso abituale. Il 6% ha provato una volta sola ed il 23% ha provato diverse volte.

Per quanto riguarda l’alcol, il 18% non beve mai, mentre il  67% beve solo in compagnia, alle feste e nel weekend. Solo l’1% beve molto spesso, anche da solo/a. Alla domanda relativa a familiari, amici o conoscenti che abusano di alcol: il 5% ha risposto di averne molti, il 21% alcuni, il 20% pochi ed il 51% nessuno.

Poi il fronte videogiochi:  il 15% gioca molto (tutti i giorni più ore), il 30% gioca qualche volta (2 – 3 volte la settimana per un’ora al massimo) ed il 53% non è amante dei videogiochi. In relazione alle scommesse online ben il 6% gioca molto spesso d’azzardo (più volte a settimana), il 77% non gioca d’azzardo ed il 14% gioca d’azzardo saltuariamente.

Per quanto riguarda il rapporto con il cibo il 67% mangia regolarmente, il 26% ha sempre fame e mangia, invece al 6% non piace mangiare. Al 9% di questi ultimi non piace mangiare anche se ha fame, ma si vede grasso/a. Il 5% di costoro deve seguire una dieta ed il 3% non mangia perché non ha fame.

Alla domanda se nel corso degli anni lo studente pensa di aver sviluppato qualche tipo di dipendenza (possibilità di risposte multiple): la metà ha risposto nessuna. Il 26% invece ha ammesso il fumo, il 17% il cibo, il 6% l’alcol, il 5% il gioco d’azzardo, il 4% sostanze stupefacenti, mentre il 9% ha risposto altro, svariando dalle gomme da masticare al cellulare, dai social media ai videogiochi, per proseguire con il caffè, la pornografia ed il sesso. Al 23% non imbarazza parlare delle proprie dipendenze, mentre il 19% ha dovuto mentire ai propri genitori per non essere giudicato/a, l’8% ha mentito e nascosto a parenti ed amici ed il 3% non riesce a parlarne con nessuno.

Il 72% è spaventato dalle dipendenze, mentre il 27% no. Tra coloro che hanno risposto sì hanno ammesso di essere spaventati nel 49% dei casi per la propria salute fisica, il 44% per la propria salute mentale, il 33% di non riuscire ad interrompere una abitudine dannosa, il 24% dalla possibilità di perdere molti soldi, il 10% di essere scoperto dai propri genitori ed il 3% per altre motivazioni che vanno dal non fare peccato per essere musulmano al rischio di perdere il controllo, dal distruggere la propria vita e quella degli altri al non avere la propria libertà.

Il 72% crede che l’ambiente in cui vive (scuola, famiglia, quartiere, amici, influencer) influenzi la probabilità di sviluppare dipendenze, mentre il 25% non lo crede.

Tutti questi numeri e dati verranno presentati giovedì 21 marzo dalle ore 9 alle ore 13, presso l’Aula Magna A.M. Dogliotti dell’ospedale Molinette di Torino (corso Bramante 88), durante l’incontro “Le dipendenze – Impariamo a non cascarci!”, organizzato dall’Associazione Educazione Prevenzione e Salute, che ha realizzato il succitato questionario all’interno delle scuole. Interverranno Vincenzo Villari, Nadia Gennari sul ruolo dei Ser.D. nelle droghe e nella dipendenza, Maurizio Coppola sulle sostanze stupefacenti vecchie e nuove, Marco Iudicello sull’alcol, Giancarlo Pecorari sui danni del fumo e sul falso mito delle sigarette elettroniche e Giovanni Abbate Daga su cibo e dipendenze.

Nella foto il pronto soccorso dell’ospedale Molinette

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