Beatrice Demarchi (archeologa biomolecolare), Valentina Fusari (storica dell’Africa) e Valentina Sola (fisica sperimentale) sono le tre ricercatrici dell’Università degli Studi di Torino che si sono aggiudicate il premio Marcellina Gilli 2024, il riconoscimento, istituito nel 2020 dalla Consulta femminile regionale, conferito a donne piemontesi “che si sono affermate nei diversi ambiti dell’imprenditoria, del lavoro, della ricerca o dell’impegno sociale e civile, costituendo un esempio per la piena affermazione del ruolo e della personalità delle donne nella società”.
Il premio è intitolato a Marcellina Gilli, imprenditrice di Rosta (To), che nel dopoguerra fu tra le prime donne alla guida di un’impresa metalmeccanica in Piemonte, fu a lungo attiva nell’associazionismo femminile e venne eletta presidente della Consulta femminile regionale per tre legislature.
Per le tre ricercatrici si tratta del secondo importante riconoscimento in pochi mesi, lo European Research Council (ERC), l’organismo dell’Unione Europea che finanzia ricercatrici e ricercatori di eccellenza di qualsiasi età e nazionalità che intendono svolgere attività di ricerca negli Stati membri dell’UE o nei Paesi associati, ha pubblicato, lo scorso novembre, la lista dei progetti vincitori dei Consolidator Grant. Tra i 308 progetti selezionati, su 2.130 proposte, figurano quelli delle tre ricercatrici dell’Università di Torino.
Questi i progetti su cui hanno lavorato le vincitrici:
Beatrice Demarchi con il progetto AviArch – Avifauna in archaeoecological networks, intende tracciare la storia delle relazioni tra comunità umane e ambiente, fino alle origini dei cambiamenti che viviamo oggi. AviArch integrerà metodologie archeozoologiche, biomolecolari e digitali (A.I.) per ricostruire il rapporto tra esseri umani e la fauna nel Mediterraneo orientale, tra il Paleolitico finale e l’Età del Bronzo.
Valentina Fusari con il progetto REDMIX – Unpacking Mixedness for an Inclusive History of the Red Sea, 1800s-2000s, si propone di indagare la storia socioculturale delle persone con ascendenza mista nell’area del Mar Rosso, riesaminando la storia della regione dalla loro prospettiva.
Valentina Sola con il progetto CompleX – Doping Compensation in Thin Silicon Sensors: the pathway to Extreme Radiation Environments, finanziato con 1,8 milioni di euro, estenderà il funzionamento dei sensori al silicio in ambienti con livelli di radiazione estremi mediante l’utilizzo di un disegno innovativo. Un progetto che permetterà di tracciare le particelle cariche in 4 dimensioni (spazio e tempo) con grandissima precisione ai futuri acceleratori di particelle
Durante la cerimonia di premiazione, tenutasi negli spazi della Biblioteca del Consiglio regionale del Piemonte a Torino, sono intervenuti il presidente del Consiglio regionale Stefano Allasia “Un riconoscimento doveroso che testimonia quanto il ruolo delle donne sia determinante, efficace, centrale e necessario nella società. La società è senz’altro migliore quando a parteciparvi attivamente sono anche le donne ed è quindi indispensabile che si creino sempre maggiori opportunità affinché le donne possano esprimere appieno se stesse in ogni ambito del vivere civile”.
Il consigliere segretario Gianluca Gavazza “dobbiamo essere grati a queste donne per la passione e la devozione con cui hanno raggiunto i loro obiettivi” e la presidente della Consulta femminile Ornella Toselli “per il primo anno abbiamo voluto conferire il premio non ad una singola donna ma a tre qualificate professioniste, esempio di dedizione e competenza”