Caro Direttore,
L’Arcivescovo Repole dopo aver chiesto pubblicamente a Stellantis cosa intendesse fare per Mirafiori, ha organizzato un incontro con Cirio e Lorusso sui problemi di Torino , che si sono appesantiti negli ultimi anni , dicendo che dietro i numeri negativi ci sono persone vere che stanno male e che sono in difficoltà. Ieri ha voluto incontrare nel salone dove San Murialdo incontrava i giovani negli anni in cui Cavour entrava al Governo , i cattolici torinesi impegnati in politica e ha aperto una discussione che proseguirà nei prossimi mesi. Repole in qualche modo ha ripreso l’ultimo manifesto di Aldo Moro “Verrà la stagione dei doveri ” quando ha detto che una Società di soli Diritti muore.
Per chi crede una delle frasi più importanti e difficili del Vangelo e’ “ama il prossimo Tuo come Te stesso”, quindi i problemi di chi è in difficoltà sono i tuoi problemi e quindi cerca di dare una mano, non girarti dall’altra parte. E’ ciò che mi hanno insegnato in Parrocchia a Canale, il paese dove sono nato, a non girarsi mai dall’altra parte.
Ho iniziato a interessarmi durante l’autunno caldo quando Donat Cattin in un mese fece ciò che non sono stati capaci di fare i Ministri del Lavoro degli ultimi trent’anni. Donat Cattin pose fine alla stagione dei Bassi salari. Al Presidente di Confindustria , il mitico Angelo Costa, Donat Cattin disse :”Presidente questa volta tocca a Voi pagare”. Quel gesto mi è dentro tutt’ora e come sanno i trasportatori quando sono stato al Governo ho fatto di tutto per aiutarli. Con la Associazione SILAVORO , cui ho dato vita mentre i Sindaci torinesi di sinistra non si accorgevano dei grandi problemi del lavoro nella nostra Città , non ho solo organizzato la Grande Manifestazione SITAV del 10 Novembre 2018 che ha salvato l’opera più importante per il futuro ma ogni anno a Pasqua e Natale organizziamo una raccolta dei generi alimentari per le famiglie bisognose . Raccolta che consegniamo alla Parrocchia della Pace, al SERMIG e alla Caritas.
Negli ultimi anni forte è stato l’impegno a evidenziare il degrado delle periferie, in particolare a Barriera di Milano a sostegno del grande impegno dei Parroci della Pace.
Quelli della mia età sono cresciuti con i forti messaggi di Paolo VI sulla importanza dell’impegno in politica. I migliori esponenti del cattolicesimo impegnato in politica , da Peyron a Grosso, da Donat Cattin a Botta, da Bodrato a Porcellana contribuirono alla rinascita di Torino dalle macerie della seconda guerra mondiale .
Nell’epoca del bipolarismo invece i cattolici torinesi dividendosi non hanno più avuto un ruolo trainante e si sono divisi tra chi ha appoggiato le amministrazioni di sinistra e chi si è impegnato nel Centro destra . Neanche il declino economico di Torino e l’aumento dei problemi sociali ha risvegliato il protagonismo dei cattolici impegnati in politica così che il fortissimo appello dell’Arcivescovo Nosiglia sulla metà della Città che sta bene che non si accorge della metà della Città che sta male non ha avuto risposte da chi appoggiava il governo di Torino . Ora il nuovo Arcivescovo Repole prima ha evidenziato il salario sempre più povero poi ha chiesto a Stellantis conto del suo interesse su Torino e infine ieri ha sottolineato la importanza dell’impegno in politica , senza distinzioni di schieramento, ha richiamato i cattolici a caratterizzare maggiormente il l’oro impegno nei partiti in cui si stanno impegnando.
Mino Giachino Responsabile piemontese trasporti e logistica di FDI
Leggi qui le ultime notizie: IL TORINESE