Giachino: “Per trattenere i giovani laureati e rilanciarsi, Torino ritorni a puntare sull’industria”

Caro Direttore,
Ricorderai che, cinque anni fa, iniziai il discorso sulla TAV in piazza Castello dicendo che la scelta di molti giovani neolaureati di lasciare Torino e l’Italia ci faceva perdere le energie migliori. Il tema è tornato al centro del dibattito senza che in questi cinque anni si sia fatto qualcosa, per merito dell’Arcivescovo Repole che  dice: “Senza Giovani non ci sarà Torino”. Ma dalle parole come sai la politica e le Amministrazioni devono passare ai fatti altrimenti il Declino continua.
Per trattenere i giovani neolaureati occorro offrire uno sbocco lavorativo interessante qualitativamente e economicamente. Ecco perché Torino è il Piemonte devono dire chiaramente con delibere non con interviste ai giornali che il giorno dopo vanno in dimenticatoio.
Lo dico perché contro il declino di Torino mi batto da 10 anni con coerenza, prima portando in Città la sede della Autorità dei trasporti, poi con la grande battaglia per la TAV e infine con la iniziativa che è riuscita a far stanziare da Draghi 8,7 miliardi per il settore automotive. Il Governo Meloni vuole rilanciare la produzione di auto nel nostro Paese.
Torino deve tornare a puntare sull’industria compresa il settore auto e quello della mobilità che sono in continua evoluzione e che spingerebbero Stellantis o altri produttori a guardare a Torino e offrirebbero uno sbocco torinese a chi al Politecnico studia Industria dell’auto.
Lo dico perché ogni giorno che passa le ricerche economiche ci forniscono dati che vanno contro le previsioni fatte nei tre Piani decennali presentati dai Sindaci che hanno amministrato Torino dal 93 ad oggi. Sul Sole 24 ore ci si dice che l’Alta gamma cerca 346.000 tecnici ma ne troverà solo il 50% Nel 2019 si stimavano 236.000 posti nell’alta gamma. Torino , la Capitale dell’auto e della industria italiana nel 93 scelse con una lungimiranza da spavento che l’industria in futuro non sarebbe stata più cosi  importante e pertanto occorreva scommettere turismo, cultura e loisir. Il risultato di quella scelta è che Torino, come ha detto la ricerca della sede torinese di Banca d’Italia ha perso 20 punti dalle Città italiane più competitive e la sua Area Metropolitana , sempre presieduta dal Sindaco di Torino, e’ 41a sulle 44 Aree Metropolitane europee con oltre 1,5 milioni di abitanti.(ricerca CRESME).
In questi giorni si è acceso uno scontro tra là Premier Meloni e Repubblica sulla vendita della FIAT a Peugeot che ha costretto Tavares a dire qualche cosa di più sul futuro dell’auto , che rimane uno dei settori più innovativi , e dell’indotto che per fortuna non si è fatto ingannare dai piani decennali torinesi e ha continuato a investire e a rimanere competitivo .
Torino ovviamente dovrebbe fare il tifo per il Piano Auto di Urso che vuole rilanciare la produzione di auto nel nostro Paese magari affiancando a Stellantis un altro produttore. Per fortuna  abbiamo ancora uno dei migliori Politecnici del mondo .
Ecco perché a mio parere sarebbe il caso che il Sindaco Lorusso e il Consiglio Comunale discutessero di queste cose in seduta aperta anche a Politecnico , Sindacati e esperti per arrivare con una Delibera ufficiale a dire che Torino ritorna a puntare sulla Manifattura del futuro e sull’auto. Successivamente si potrebbe dare vita a un Gruppo di lavoro con Politecnico e le aziende più innovative da Spea, a Prima Industrie , alle migliori aziende della componentistica , a Alenia , Comau e alle migliori aziende dell’ICT da Reply a Dylog a Bellucci  e tante altre che sto dimenticando oltre ovviamente alla Regione e alle Fondazioni Bancarie per dare finalmente al nostro territorio una politica industriale. Questo gruppo dovrebbe ovviamente coinvolgere gli Ingegneri del Centro ricerche della FIAT, i migliori studenti del Politecnico e della Università perché è inaccettabile che da un lato 3/4 dei ragazzi torinesi sia precario e che i migliori laureati de ne vadano all’estero depauperando in modo grave Torino e la sua Area Metropolitana.
Il merito della iniziativa dell’Arcivescovo è di aver fatto dire anche dai dati del Prof. Davico che Torino è in declino . Ma il declino va curato e non basta la Linea 2  della Metropolitana anche perché la TAV arrivera’ , grazie a chi la tenuta ferma e a chi l’ha assaltata, solo nel 2032.
Tutto questo lavoro offrirà al prossimo Consiglio regionale del Piemonte materiale importante per il suo lavoro che è quello di far tornare ai primi posti la Regione dove è nata la Unità d’Italia e che per decenni ha offerto al Paese ottimi uomini di governo
Mino GIACHINO
Responsabile piemontese trasporti e logistica di FDI
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