Turismo responsabile in provincia di Torino
Chi percorre la Via Francigena in Piemonte ha diritto ad agevolazioni sul trasporto in FlixBus per spostarsi fra le tappe, arrivare alla tappa di partenza o tornare a casa alla fine del viaggio.
FlixBus e l’Associazione Europea delle Vie Francigene hanno rinnovato l’accordo per il 2024: anche quest’anno, chi percorrerà la via di pellegrinaggio più antica d’Europa potrà viaggiare sugli autobus di FlixBus a tariffe agevolate per spostarsi fra le tappe, arrivare alla tappa di partenza o tornare a casa alla fine del viaggio, in provincia di Torino e in tutta Italia.
In Piemonte la Via Francigena collega 13 tappe, attraversando la regione in due varianti che si ricongiungono a Vercelli per poi puntare verso la Lombardia, l’una scendendo dalla Valle d’Aosta e l’altra procedendo da ovest. Fra le tappe piemontesi, vi sono anche Torino, Chivasso e Oulx, dove il cammino interseca la rete di FlixBus.
In particolare, Torino rappresenta uno snodo nevralgico all’interno della rete di FlixBus, sia per i collegamenti nazionali che per le linee internazionali. Grazie alle numerose connessioni in arrivo nel capoluogo piemontese, i viaggiatori potranno raggiungere in autobus le fermate di Corso Vittorio Emanuele II, a pochi minuti dal cammino, Torino Lingotto e Torino Stura, per poi incamminarsi alla scoperta del territorio lungo la Via Francigena. La stessa cosa vale per chi raggiungerà in autobus Chivasso e la località di Oulx, in Val di Susa.
La sinergia tra FlixBus e l’Associazione Europea delle Vie Francigene produce così vantaggi sia per chi percorre la Via che per il territorio stesso.
Da un lato, percorrendo a piedi la Via Francigena, i viaggiatori potranno stabilire un contatto più intimo e profondo con le comunità che incontreranno lungo il proprio itinerario nei territori della provincia, dal Canavese alla Val di Susa. Il viaggio si fa così esperienza concreta dei luoghi, in cui chi viaggia rinuncia a dettare i propri ritmi e le proprie esigenze in favore di un’attitudine più aperta.
Dall’altro, la scelta di raggiungere Torino, Chivasso e Oulx con un autobus FlixBus anziché con la propria auto consentirà loro di diminuire significativamente l’impatto ambientale del proprio viaggio[1], nonché di contribuire alla riduzione del traffico e al decongestionamento stradale. La cura per il territorio si esprime, in questo modo, anche come attenzione per l’ambiente.
Incentivando questa scoperta della provincia di Torino a passo lento, FlixBus e l’Associazione Europea delle Vie Francigene vogliono supportare l’affermazione, sul territorio, di un approccio al viaggio più consapevole e immersivo, consentendo così a chi sceglierà questa modalità di viaggio di sentirsi più residente che turista.
Un’alleanza tra aziende, associazioni ed enti del territorio di cui beneficiano viaggiatori e territorio
Nel 2023 il mondo dei viaggi si è confrontato con uno scenario profondamente mutato e dominato da tendenze che hanno talvolta destato preoccupazione. La riapertura delle attività turistiche all’indomani del periodo pandemico ha portato a un brusco incremento della domanda in quest’ambito, classificato da molti come revenge travel, o turismo di rivalsa.
Tra i fenomeni correlati, quello dell’overtourism, o sovraffollamento turistico, ha gettato una nuova luce sulla fragilità del patrimonio nazionale e sull’esigenza di un approccio diverso alla promozione del territorio, in grado di creare ricchezza per le economie locali senza tuttavia pregiudicarne gli equilibri e la qualità della vita per le comunità.
Illuminare itinerari meno conosciuti e incentivare nuove opportunità di viaggio in periodi dell’anno insoliti attraverso la destagionalizzazione può contribuire a ridurre la pressione sui territori, e contemporaneamente supportare economie meno visibili, sostenendo l’occupazione e la crescita in questi contesti.
E del resto, sono le persone stesse che rivendicano il diritto di accedere a nuovi modelli di viaggio più consapevoli. Lo studio Cosa ci spinge a viaggiare, condotto per conto di FlixBus dalla società di ricerche Squadrati, ha rivelato come oggi sempre più persone manifestino, fra le altre cose, il bisogno di esperienze autentiche in viaggio e una maggiore esigenza di sostenibilità.
Per citare due fra i dati più significativi, il 33% delle persone intervistate ha indicato una preferenza per viaggi “formativi” «per scoprire luoghi e città con gli occhi dell’esploratore, non del turista» (contro il 26% del pre-Covid), e addirittura il 41% ha indicato di voler «vivere un’esperienza di arricchimento, di crescita personale» (contro il 31% del pre-Covid).
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