Lingua dei segni in classe, i fondi regionali

“L’aumento delle risorse per l’apprendimento della lingua italiana dei segni nelle scuole piemontesi conferma la mia volontà di garantire strumenti adeguati per favorire la maggiore integrazione alle persone con disabilità. Tutti devono avere le stesse opportunità per studiare, crescere, formarsi e coltivare le proprie ambizioni. Credo in una scuola che metta al centro la qualità dell’istruzione grazie a capacità e merito. Così costruiamo il futuro dei nostri giovani, anche dei più fragili”. Così l’Assessore Regionale ad Istruzione e Merito, Elena Chiorino, commenta l’arrivo di 76 mila euro di risorse assegnate dalla Regione alle scuole che realizzano progetti per l’inclusione degli alunni sordi nell’anno scolastico 2023-2024.
Promuovere la piena inclusione delle persone sorde significa rendere accessibile la comunicazione tra sordi e udenti, attraverso l’acquisizione della Lingua dei segni italiana (LIS) come lingua naturale per gli studenti sordi insieme a studenti udenti che apprendono la LIS come seconda lingua.
La LIS è fondamentale per lo sviluppo cognitivo ed emotivo della persona sorda, ed è importante utilizzarla a partire dalla primissima infanzia.
Il bando regionale prevede due linee di finanziamento: contributi per i nuovi progetti; contributi per integrare e potenziare le attività dei progetti biennali avviati nell’a.s. 2022/2023.
La Regione ha aumentato i fondi destinati alla promozione e alla divulgazione della lingua italiana dei segni, ufficialmente riconosciuta dallo Stato nel 2021 per garantire pari opportunità di accesso alla comunicazione, all’istruzione e al lavoro.
L’incremento delle risorse si è reso necessario per rispondere alla consistente richiesta da parte delle scuole, che hanno evidenziato la necessità di attivare azioni/ formative finalizzate al sostegno didattico/educativo delle persone sorde. Sono in tutto nove le scuole ammesse al contributo: 4 per un nuovo progetto, le restanti per progetti avviati lo scorso anno.
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