Domenica 29 ottobre
Esclusiva italiana per la commedia firmata dagli autori francesi del fortunato “Cena tra amici”
Domenica 29 ottobre alle 21 al Teatro Concordia di Venaria, in via Puccini, la compagnia Onda Larsen mette in scena “Cena d’addio”. Si tratta di un testo scritto da Alexandre de la Patellière e Matthieu Delaporte, gli autori del fortunato “Le prenom”, conosciuto in Italia come “Cena tra amici”, che ha riscosso successo sia in teatro sia al cinema.
La produzione ha avuto il testo in esclusiva per l’Italia: «Questo spettacolo ha la fortuna di raccontare una storia che, negli anni 2000, era una semplice commedia. Dopo la pandemia (da quando ci siamo accorti che il tempo da condividere con altri è diventato sempre più prezioso), questo testo che recitiamo assume una spinta ancora più efficace. Quanto tempo passiamo con persone di cui non ce ne frega nulla? Tanto, troppo. E allora, con l’ironia e cinismo che contraddistinguono le commedie francesi, lo spettacolo risulta quanto mai attuale e divertente» spiega Riccardo De Leo di Onda Larsen.
La traduzione è stata curata da Sandrine du Jardin e, prima di questa messa in scena, la commedia, divertente e raffinata, non era mai stata rappresentata nel nostro Paese. La regia è firmata da Andrea Borini e sul palco salgono Riccardo De Leo, Gianluca Guastella, Lia Tomatis.
Intero: 15 euro, 13 il ridotto. Biglietti in vendita online su VivaTicket (https://www.vivaticket.com/it/Ticket/una-cena-d-addio/213062) e su Ticketone (https://www.ticketone.it/eventseries/onda-larsen-cena-daddio-3449769/?affiliate=IGA)
Lo spettacolo
Una giovane coppia, Pierre e Clotilde, si rendono conto di passare troppo del loro tempo a fare cose che non sceglierebbero di fare, ma soprattutto a vedere e frequentare persone che, oggi come oggi, non sceglierebbero più di frequentare. E così decidono di darci un taglio: per ognuna delle persone che vogliono lasciare fuori dalle loro vite organizzeranno una “Cena d’addio” per salutare degnamente gli ex amici e lasciare in loro un buon ricordo.
Il loro progetto inizia invitando a cena una coppia di vecchi amici a cui però si presenta solo Antoine e le cose non vanno esattamente come i due avevano immaginato, prendendo una piega a tragicomica, a tratti assurda, paradossale e sicuramente esilarante.
Un testo divertente che sa fotografare le coppie e la realtà
Nella società contemporanea la vita spesso si riduce a una serie di impegni da organizzare. Per una coppia borghese il lavoro, l’educazione dei figli, il tempo libero e l’amicizia diventano una concatenazione di appuntamenti da programmare, tutti sullo stesso piano, nell’illusione di avere così un controllo sulle proprie vite apparentemente serene. Proprio per questo frequentare delle amicizie ormai stantie e inutili diventa una perdita di tempo che potrebbe essere dedicato ad altre attività, ma come fare per sbarazzarsi di un amico senza fare cattiva figura? Il miglior modo è organizzare una cena d’addio, una sorta di festa funebre in onore di una ignara coppia di amici che verrà invitata e onorata con tutti i crismi prima di non essere mai più contattata. Questo è il piano di Pierre e Clotilde, una coppia apparentemente solida e comune, senza grossi problemi a parte piccole incomprensioni sotterranee, per sbarazzarsi di Antoine e Beatrice, vecchi amici di estrazione new age e radical chic, in una serata che sarà rivelatrice di sorprese e verità sotterranee. Il salotto piccolo borghese diventa perciò un ring in cui si scontrano tre personaggi, con la moglie di Antoine che aleggia soltanto evocata, in cui più volte i ruoli si ribaltano, i rapporti di forza cambiano, le apparenti differenze si appianano più del previsto, nessuno conosce se stesso e gli altri quanto credeva, l’apparente moralità si trasfigura in amoralità diffusa, e si fatica a capire per chi parteggiare e dove stia la verità.
PERCHE’ “UNA CENA D’ADDIO”, a cura di Onda Larsen
«Abbiamo scelto “Una cena d’addio” perché, come spesso avviene con le commedie francesi, questo spettacolo ha la capacità di saper divertire e apparire leggero, per poi infiltrarsi nelle nostre contraddizioni anche con crudeltà.
Questa commedia è uno specchio: quello che vediamo sulla scena siamo noi, è il nostro mondo che si sgretola, è il nostro individualismo così politicamente corretto che si scontra violentemente con la realtà, con l’umanità, è la nostra natura tragicomica per eccellenza.
In un mondo che sempre di più vive i rapporti umani a seconda della loro utilità e che considera un valore la saturazione selvaggia del proprio tempo, riempiendolo di tutto ciò che “sviluppa” il nostro lavoro, il nostro benessere, la nostra conoscenza, non resta spazio per contemplare, pensare, annoiarsi e conoscersi davvero.
“Una cena d’addio è come un incrocio fra un vaudeville contemporaneo e un dramma d’interno, in cui intervengono gli artifici teatrali come il travestimento, il gioco di parole, la brillantezza dei dialoghi, al servizio di un incontro-scontro di caratteri. La sfida è riuscire a dipanare tutti i fili che partono da uno spunto di partenza semplice ed efficace per riannodarli insieme in una commedia drammatica, a tratti feroce, a tratti giocosa, spesso francamente comica, unendoli in un ordito di divertimento, emozione e riflessione al tempo stesso».
LO SPETTACOLO
di Alexandre de La Patellière e Matthieu Delaporte
con Lia Tomatis, Riccardo De Leo, Gianluca Guastella
regia Andrea Borini
costumi Augusta Tibaldeschi
scene Yasmin Pochat
luci Adriano Antonucci
produzione Fondazione Via Maestra / Onda Larsen / Compagni di viaggio