Crisi abitativa: studenti Udu tornano in tenda

A TORINO SEMPRE PIÙ DIFFICILE TROVARE ALLOGGIO. LO RIVELANO I DATI PRELIMINARI DELL’INDAGINE CGIL-UDU-SUNIA CHE SARANNO PRESENTATI A OTTOBRE.

 RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

Ricomincia la ricerca di un alloggio per studentesse e studenti universitari che inizieranno il nuovo anno accademico presso gli Atenei torinesi. Una ricerca che spesso diventa un’impresa quasi impossibile, a causa dei costi elevati e della qualità dell’offerta presente a Torino. A dimostrarlo sono i dati preliminari dell’indagine condotta da CGIL-UDU-SUNIA, che vengono anticipati oggi e fotografano le enormi difficoltà degli studenti fuorisede.

“Dalle prime risposte emerge una situazione critica. Anzitutto – spiegano le organizzazioni sindacali – più dell’80% di coloro che studiano all’Università degli Studi di Torino denunciano un’elevata difficoltà nel trovare un alloggio. Poche camere, condizioni poco dignitose e costi troppo elevati in più del 65% dei casi. Almeno il 60% dichiara di essere incappato in truffe e annunci falsi. Ma anche quando l’alloggio si trova, non sempre soddisfa le esigenze degli studenti. Più della metà si ritiene insoddisfatto e intende cambiare abitazione”.

Il risultato è evidente: studiare diventa sempre più difficile. Complice la carenza di alloggi pubblici, dal momento che in città sono soltanto 2099 i posti letto banditi dall’Ente Regionale per il Diritto allo Studio Universitario a fronte di una platea di più di 100000 studenti e studentesse universitarie. “L’’80% dei rispondenti denuncia di essere in seria difficoltà economica per coprire le spese relative all’abitazione. Oltre all’affitto, infatti, bisogna pagare le spese condominiali e le bollette che possono arrivare a pesare 100€ al mese. Così, il 25% è costretto a dividere una camera doppia, mentre il 43% dichiara di svolgere lavori abituali o saltuari per pagarsi gli studi. Più della metà degli studenti, poi, è pronta ad accettare un affitto in nero” denuncia Lorena Cannata, coordinatrice dell’UDU Torino.
Prosegue intanto l’indagine sulla condizione abitativa: sarà possibile rispondere al questionario per tutto il mese di settembre, tramite i siti web e i canali social delle strutture nazionali e territoriali di CGIL, UDU e SUNIA. La presentazione dei risultati definitivi avverrà invece ad ottobre.

L’UDU è pronta alla mobilitazione, che avrà inizio lunedì 25 settembre nella zona del Campus Einaudi a Torino. “Torneremo in tenda, portando le nostre rivendicazioni, manifestando il nostro dissenso e ribadendo l’urgenza di risposte chiare contro l’emergenza abitativa” conclude Cannata.

Leggi qui le ultime notizie: IL TORINESE

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Articolo Precedente

Nanni Moretti firma la sua prima regia teatrale in scena al teatro Carignano

Articolo Successivo

Magliano, come a Milano: affitto e scuola guida gratuita per salvare GTT

Recenti:

IL METEO E' OFFERTO DA

Auto Crocetta