Valle (Pd): “Move in, che fine ha fatto il rimborso?”

“LA REGIONE L’AVEVA PROMESSO: AD OGGI NESSUNA NOTIZIA”

«È passata una settimana dall’approvazione della delibera regionale con la quale si è fatta marcia indietro sul divieto di circolazione degli Euro5. Una decisione mal comunicata e non preparata dalla Giunta Cirio, che avrebbe coinvolto circa 150mila veicoli, penalizzando famiglie, artigiani e piccoli imprenditori che non possono permettersi di cambiare auto e furgoni. Tuttavia, ancora non ci sono notizie per tutti quei cittadini che, preparandosi alla scadenza prima imposta e poi revocata da Cirio, hanno aderito al progetto Move-In (la cosiddetta ‘scatola nera’) spendendo 50 euro inutilmente. Il dispositivo, che consente di misurare un tetto massimo di km, ha un costo di 30 euro per l’installazione e di 20 euro per il canone annuale. Pare siano 2mila i piemontesi che lo avevano acquistato per poter circolare una volta che il blocco fosse diventato operativo. Peccato che per i possessori di Euro5 questo dispositivo oggi non serve più a nulla col decadere del divieto di circolazione. L’assessore Marnati aveva garantito che “chi ha acquistato il dispositivo Move-In verrà rimborsato e non è neanche tenuto a restituirlo”. Per ora questa promessa, come quella del Bonus abbonamenti, non si è fatta realtà. E gli automobilisti piemontesi che avevano installato il Move-In oltre che cornuti sono anche mazziati».

 

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