La dimora storica dedica l’edizione 2023 alla Terra: si spazia dalla passeggiata a piedi nudi ai talk, dai libri alla cena nel cortile
I numeri: 10 INCONTRI, 5 LABORATORI PER BAMBINI, UNA MOSTRA MERCATO
È dedicata a “La Terra! Ripartire dalla terra, guardarla, scoprirla, ascoltarla. Sopra, sotto, dentro. Per capirla e viverla” la Festa degli orti, in programma sabato 16 e domenica 17 settembre tra giardino e orto di Casa Lajolo, la dimora storica di via San Vito 23 a Piossasco. È organizzata dalla Fondazione Casa Lajolo con il patrocinio del Comune di Piossasco e il sostegno dell’Unione Europea – Next Generation Eu.
È una tradizione, qui, salutare e celebrare i colori che tingono il giardino e l’orto a settembre con questa iniziativa che combina, alla mostra mercato di qualità, un fitto calendario di appuntamenti: si ascoltano autori, si partecipa ai talk, si cammina a piedi nudi nell’erba, si cena nel grande cortile antistante la villa di metà Settecento. Quest’anno si è invitati a riflettere sul contributo che ciascuno può dare al Pianeta. Bastano anche gesti semplici: ed ecco, così, il laboratorio che permette di tornare a casa con un mini-orto e quello, particolarissimo, per costruire una vermicompostiera da utilizzare per gli scarti della cucina. Un invito alla consapevolezza, insomma, che l’iniziativa declina attraverso tanti incontri per adulti e ben cinque laboratori per bambini e, ovviamente, le loro famiglie.
La mostra-mercato
Domenica 17 dalle 10 alle 18 è in programma la mostra mercato che si caratterizza, da sempre, per la qualità della proposta. Il nome già rivela l’intento: si può certo comprare, ma anche scambiare e, soprattutto, guardare e imparare.
Così, ecco possibile lo scambio semi nello stand dell’Adipa, l’associazione nata all’Orto Botanico Comunale di Lucca grazie a un gruppo di esperti di piante ed abituali frequentatori di questa istituzione: si occupa della ricerca, la diffusione e la conservazione in coltivazione di piante rare ed insolite, siano esse spontanee o coltivate.
Altro stand da vedere quello Paolo Chirio di Seed Vicious,un’associazione no profit di «custodi di semi». Protagonisti ortaggi e aromatiche e, ovviamente loro, i semi.
E, ancora, c’è il pluripremiato vivaio Fratelli Gramaglia di Collegno, con una ricca proposta di aromatiche e ortaggi, il banco di piante annuali e perenni da fiore e da foglia di Laura Storero, il banco dei Volontari dell’Associazione Ricominciare con ortaggi prodotti nell’orto del carcere, i pomodori di Remo Baudino, conosciuto come Nonno Remo, appassionato collezionista e custode di semi di ortive, in particolare pomodori e altre solanacee.
E, ancora, si troveranno giochi in legno realizzati da Maurizio Branda, le ceramiche raku di Unomi Cristina Boselli di Torino, i cesti intrecciati da Marco Mo.
La mostra mercato ha una appendice culturale: domenica c’è la possibilità di visite guidate alla dimora, al giardino e all’orto, domenica anche in compagnia di Claudio Baldazzi, giardiniere esperto e noto volto green.
Gli incontri: un fitto programma
Sabato 16 settembre alle 11,30 nell’orto si inizia con “Da vigna a giardino, una storia di terra del Monferrato”, una conversazione con Giorgio Rolando Perino per la presentazione del suo libro “Il giardino gaudente. Autobiografia di un giardino”. L’incontro si conclude con il brindisi con i prodotti delle aziende del Consorzio Turistico Pinerolese e Valli.
Sul prato, dalle 15 alle 16,30, va in scena “A piedi nudi nell’erba”, una passeggiata con l’associazione Artena per riconnettersi con la Terra. Chi lo desidera, potrà provare il barefooting, la camminata a piedi scalzi per riattivare le energie, riattivare i sensi, liberare la mente.
Alle 17,30, nellasala Boschera, il talk “Dal consumo di suolo alla cura della terra”. Si confronteranno su un argomento attualissimo Maria Cariota del Comitato torinese Forum Nazionale Salviamo il Paesaggio e del Comitato Resistenza verde Torino, Alessandra Salvioli, ricercatrice micorrize Università di Torino, Daniele Bessone, ufficio stampa di Acea Pinerolese SpA e Riccardo Cucchiani, presidente dell’associazione Utopia Tropicale.Quindi l’aperitivo con i prodotti delle aziende del Consorzio Turistico Pinerolese e Valli: a servirlo gli studenti dell’Istituto Prever di Pinerolo che presenteranno aziende del territorio particolarmente attente a coniugare ambiente, tradizioni, gusto. Sono l’Autin, il Caseificio Ferrero, Raspini e Agriturismo Turina.
Alle 20 la cena nel piazzale di Casa Lajolo. Titolo “A tavola vietato scartare!”: sarà Luca Vaudagna, chef del ristorante Civico22 di Piossasco, a proporre un menù realizzato con frutti e verdure dell’orto che, di norma, crediamo siano da buttare. Un inno alla fantasia ma anche un invito alla conoscenza degli ingredienti e rispetto per ciò che produce la Terra. Costo 40 euro tutto incluso. Prenotazioni: 3200121210- civico22.info@gmail.com – info@casalajolo.it.
Domenica 17 settembre alle 11, in sala Boschera,si ricomincia con “AOR, agricoltura rigenerativa per il futuro”: la coordinatrice di Deafal ong Agricoltura organica rigenerativa, Susanna Debenedetti,parla delle istanze per proteggere l’ambiente e coltivare con il minore impatto possibile.
Alle 12, nel giardino formale, “Terra e funghi” con l’esposizione di funghi e talk con i ricercatori del MUT, Mycotheca Universitatis Taurinensis, Università di Torino, con Alex Valle dell’Azienda Monalfungo di Monale (Asti), specializzata in funghi e produzione terricci, e con Andrea Bertone, tartuficoltore nella Bassa Langa. Anche in questo caso si chiude con aperitivo con i prodotti delle aziende del Consorzio Turistico Pinerolese e Valli.
Alle 15, sempre nel giardino formale, “Il sovescio, questo sconosciuto”: l’incontro è dedicato a come rigenerare la terra e restituirle fertilità seminando piante adatte. La conversazione è con l’agronomo Alfredo Sunder, capo d’arte del tenimento agricolo della Casa Circondariale di Biella.
Alle 16 talk, nel giardino formale, dal titolo “Nel segreto della terra”. Microrganismi, insetti, funghi: la biodiversità come base della salute dell’ambiente, della bellezza del giardino e della bontà del raccolto. Parlano Lucia Bioletti, docente Università di Torino, micologa e dietistadell’ ASL TO3, Diana Pace diAdipa Piemonte, Alfredo Sunder, agronomo ed Elena Maggiora,garden designer.
Quindi, alle 17, nel giardino formale, incontro con il giardiniere Claudio Baldazzi e il libro “Il giardino pigro” che racconta diversi giardini, tra i quali quello della garden designer Elena Maggiora, che partecipa alla conversazione dedicata a come riconoscere i tipi di terreno e coltivare senza impoverire il substrato.Brindisi, quindi, di fine festa con i prodotti delle aziende del Consorzio Turistico Pinerolese e Valli e alle 18 si chiude nel boschetto di tassi con la musica con i 27Reeds Sax Quartet,quartetto di sassofoni.
I laboratori per bambini
L’iniziativa guarda, da sempre, anche ai più piccoli con cinque laboratori in programma. Sono rivolti a loro ma ovviamente anche ai famigliari.
Sabato alle 16,30 laboratorio in giardino “Le sorprese della terra” che insegna l’attesa di mettere un seme e attendere. Lo conduce Paolo Parlamento: si torna a casa con un miniorto d’autunno per raccogliere rucola, lattuga, ravanelli e germogli.
Viene replicato anche domenica alle 12.
Domenica 17 settembre, invece, alle 10,30 si inizia con “Lombrichi al lavoro”, con Diana Pace, per costruire una vermicompostiera per produrre terriccio dagli scarti di cucina e dare una casa ai lombrichi.
Alle 15 “Terra e ceramica”, per capire come impastare la terra e creare oggetti con Cristina Boselli del laboratorio Unomi di Torino.
Infine alle 16,30 “Giochi da tavolo” con Re Soil Foundation con Alessandro Beltramo per imparare a capire la terra.
UTILITA’
Sabato 16 settembre: ingresso libero.
Visite guidate 8 euro. Ridotto giovani fino a 25 anni 6 euro; gratuito Abbonamento Musei e bambini sotto i 10 anni.
Domenica 17 settembre. Ingresso intero 10 euro. Ridotto giovani fino a 25 anni 8 euro. Abbonamento Musei 2 euro.Gratuito bambini sotto i 10 anni (visite a casa, giardino e orto-giardino incluse).
Novità di questa edizione l’ingresso omaggio per i residenti a Piossasco in ottica di accoglienza, costruzione di una rete sempre più solida sul territorio e consolidamento del ruolo di polo e aggregazione culturale della dimora.
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