La politica annaspa d’estate

Settimane di Ferragosto, settimane di totale riposo anche per i politici.
Anche , se non soprattutto per la nostra Presidente del Consiglio Giorgia Meloni.  Sempre meno aggressiva e sempre più dialogante. Suo obiettivo? Vincere le elezioni Europee ed essere determinante per una nuova maggioranza in Europa. Anche per questo non si invischia nel ciarpame dei suoi ex (forse) amici camerati. Sull ‘ immigrazione e passata da: non li vogliamo a: poveretti. Concretamente ha confermato i 35 euro al giorno per chi è sbarcato in Italia o chi arriva clandestinamente. Ovviamente i soldi non sono dati direttamente a loro, ma per organizzazioni o cooperative che li gestiscono. La notizia nella notizia è che sono pochissime le attività previste. Anzi decisamente nessuna. Giusto dargli da mangiare e forse una bici per spostarsi.
Praticamente bighellonano aspettando una destinazione o una certificazione del loro stato. Se ne riparla tra due o tre anni. Ma ciò che angustia la nostra Giorgina è l’assoluta e totale mancanza di soldi.
Annaspa decisamente sul salario minimo garantito. Lotta all’evasione? Si vedrà, per ora tassazione sugli extra profitti bancari. Multinazionali straniere. Per ora rimangono intoccabili. Del resto non è una novità.
Anche il centro sinistra dormiva sonni profondi sull’argomento. Ora all’opposizione sono agitatissimi. Tanto cambia poco.
L’ incontro di 10 giorni fa tra Meloni ed opposizioni? Pura fuffa. Pure Torino è sonnolenta. Danno un certo brio i turisti.
Solito pienone al Museo del Cinema ma anche gli altri musei si difendono.
E tutto sommato….” fortuna ” che sono le ben note questioni di corna. Ciò che non è fortuna sono le morti in carcere e sapere che il Presidente Tissenkrupp farà in Germania pochi anni di galera, mi sa  presto trasformati in domiciliari. Per giunta in ville faraoniche. O le questioni di corna e di fidanzamento interrotto da un prelievo di 700 mila euro. Del resto come si sa anche il tradimento ha un costo.
Deprimente.  Poi finalmente ritorna il nostro nostro ” amico ” ministro Giorgetti che candidamente confessa: cari italiani …..Bambole…. non c è una lira. Più precisamente cari italiani non c’è un euro. E sorge spontanea una domanda: se non ci sono soldi perché non accettare il prestito dell’Europa. Risposta: mistero.
Che questo governo annaspi è sotto gli occhi di tutti. Tradotto : non sa che pesci pigliare.
L’ unica cosa che gli rimane è polemizzare con tutto e con tutti. Tanto le parole al vento delle politiche non costano, ma qualche conseguenza sulla credibilità c’è, indubbiamente. Siamo persino stanchi di ripeterlo , siamo proprio messi male.
Magari la Giorgina Meloni se ne inventa qualcuna. Dubitiamo. Magari come Gesù Cristo moltiplicherà i pani ed i pesci o forse in modo più prosaico accetterà i soldi europei con 10 mesi di ritardo.
PATRIZIO TOSETTO
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