Dopo l’ennesima grandinata chevenerdì ha devastato le province di Torino, Asti e Alessandria, con danni di assoluta gravità particolarmente a Castelnuovo don Bosco, Cinzano e Penango, oltre che in val Cerrina, nel Monferrato e nel Casalese, il presidente regionale di Cia Agricoltori italiani del Piemonte, Gabriele Carenini, rilancia l’appello alle istituzioni perché attivino al più presto non solo misure legate all’emergenza, ma strumenti per la tutela del reddito delle imprese agricole.
«Va bene dichiarare lo stato di calamità naturale e confidare nei risarcimenti statali – osserva Carenini -, ma gli agricoltori devono poter mettere al riparo il loro reddito dalle avversità climatiche, così come dalle sempre più frequenti speculazioni finanziarie sui prodotti agricoli. E’ necessario un cambio di sistema, che riveda completamente le regole assicurative. Nessun imprenditore, in queste condizioni, è in grado di pianificare il futuro della sua azienda, gli agricoltori sono lasciati in balìa dei cambiamenti climatici e degli speculatori».
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