In Piemonte la meeting industry torna ai numeri pre-pandemia

Presentati a Torino il 13 luglio i dati dell’Osservatorio Italiano dei Congressi e degli Eventi: 20.670 gli incontri nella nostra regione

La meeting industry in Piemonte segue il trend nazionale e torna progressivamente ai risultati pre-pandemia, confermando nel 2022 la fase di rilancio iniziata nel secondo semestre 2021. È quanto emerge dalla ricerca regionale che riguarda l’intero territorio piemontese e i focus sulle aree specifiche di Torino e Distretto dei Laghi realizzati all’interno dell’indagine nazionale OICE, promossa da Federcongressi&eventi e sviluppata dall’Alta Scuola di Economia e Relazioni Internazionali dell’Università Cattolica del Sacro Cuore – ASERI.

I dati del Piemonte sono perfettamente in linea con quelli nazionali presentati a Roma lo scorso 5 luglio, che evidenziano come nel 2022 il comparto congressuale abbia recuperato oltre il 70% degli eventi realizzati nel 2019, l’ultimo anno di riferimento prima della pandemia.

Nel dettaglio: nel 2022 in Piemonte sono stati realizzati complessivamente 20.670 tra congressi ed eventi business, pari al 70% rispetto al 2019. I partecipanti sono stati 1.423.186 (pari al 72% del 2019), con un totale presenze di 1.953.327 (pari al 72,1% del 2019) e 27.769 giornate (pari al 70,9% del 2019).

La ripresa è stata costante malgrado le restrizioni ancora presenti nel primo trimestre 2022 per il Covid19 e una situazione geopolitica difficile e incerta, a conferma del fatto che i congressi e gli eventi sono considerati opportunità di conoscenza, crescita, comunicazione e networking per le aziende e le associazioni che li promuovono.

«Nel 2022 la meeting industry del Piemonte, al pari del trend nazionale, ha consolidato il cammino di crescita e di ripresa bruscamente interrotto due anni prima, dando prova di grande resilienza e attitudine al rimettersi in gioco – sottolinea l’Assessore regionale al Turismo, Vittoria Poggio -. Una capacità di guardare avanti, intraprendendo percorsi di sviluppo fatti anche di investimenti che vanno nella direzione dell’innovazione tecnologica, della sostenibilità e della promozione, per rimanere al passo con le continue e rinnovate richieste del mercato».

«I dati e i segnali del mercato sono decisamente positivi – dichiara Alessandro Zanon, Direttore di Visit Piemonte e questo ci dà la conferma che il grande impegno che la Regione Piemonte e Visit Piemonte, insieme alle ATL e agli operatori del territorio, hanno profuso negli ultimi anni per lo sviluppo di questo settore in cui crediamo fortemente e che sta restituendo i risultati auspicati».

Il positivo andamento del settore registrato a livello nazionale nei primi 6 mesi di quest’anno, unito alle altrettanto positive previsioni per il secondo semestre, permettono di stimare che nel 2023 sarà recuperato il gap rispetto al 2019. Buone anche le prospettive sull’andamento del fatturato: quasi la metà delle sedi piemontesi, il 43,5%, prevede nel 2023 un aumento rispetto al 2022.

Le imprese si confermano i principali promotori per quanto riguarda gli eventi: il 35,7% sono stati infatti eventi aziendali quali convention, meeting e lanci di prodotto, seguiti da quelli promossi dalle istituzioni che, con un 31,7%, registrano una crescita considerevole. Gli eventi promossi dalle associazioni, soprattutto medico-scientifiche, sono stati invece il 17,4%, in calo rispetto al periodo pre-pandemico per le ragioni riconducibili a quanto sopra elencato.

Per ciò che riguarda invece i partecipanti, il perdurare delle restrizioni sanitarie nei primi mesi del 2022 ha impattato sulla loro provenienza. La maggior parte degli eventi, il 74%, ha infatti avuto una dimensione locale, cioè con partecipanti provenienti prevalentemente dalla stessa regione nella quale si è svolto l’evento. Il 22% degli eventi è stato invece di natura nazionale e il 4% internazionale. 

Gli alberghi congressuali si confermano la tipologia più utilizzata con il 49,3% degli eventi totali. I centri congressi e le sedi fieristico-congressuali hanno ospitato invece l’8,2% degli eventi, le dimore storiche non alberghiere (abbazie, castelli, antiche locande e casali, palazzi storici, ville, ecc.) il 3,9% e altre sedi il 38%.

Nel 2022 le sedi per eventi hanno continuato a compiere investimenti per aumentare la propria competitività e rispondere alle nuove esigenze del mercato: un percorso di crescita che dichiarano di voler rafforzare anche nel 2023, con investimenti programmati che coinvolgono, in particolare, nelle location rispondenti:

  •  l’implementazione delle dotazioni audio-video (23%)

  •  la riqualificazione degli spazi interni (18%)

  • potenziamento delle infrastrutture di rete e formazione del personale (16,4%)

  •  lo sviluppo di strumenti di promozione e/o di comunicazione (11,5%)

  •  gli interventi per l’efficienza energetica (9,8%).

I dati torinesi

Anche Torino ha fatto registrare un andamento della meeting industry in linea con i risultati del mercato nazionale e regionale, recuperando circa il 70% degli eventi realizzati nel 2019.

Nel 2022 si sono svolti 9.154 eventi con 737.540 partecipanti (pari al 72,0% del 2019), per un totale di 1.057.148 presenze (pari al 76,5% del 2019) che hanno generato il 12,9% dei pernottamenti negli esercizi alberghieri di Torino e prima cintura. Sono sempre le imprese a promuovere il maggior numero di eventi (il 55,8%), che si tengono per il 65% in alberghi congressuali. Il 73,5% è di carattere locale, il 22,2 ha una dimensione nazionale, mentre il 4,3% degli eventi è rappresentato da congressi internazionali.

«Il congressuale è un asset importante per la Città sul quale, insieme a Regione e Camera di commercio, stiamo investendo per un rilancio del settore, sempre più strategico per le imprese locali. – commenta Domenico Carretta, Assessore al Turismo, Sport e Grandi eventi della Città di Torino -. Ci confortano i dati che segnalano una ripresa del comparto, che potrà essere rafforzato negli anni futuri grazie ai numerosi progetti di riqualificazione in corso».

«Sono segnali positivi che confermano la ripresa del mercato dopo la grave crisi senza precedenti – dichiara Marcella Gaspardone, dirigente di Turismo Torino e Provincia -. Lo sviluppo del turismo congressuale è fondamentale per la nostra città; da vent’anni ormai lavoriamo al fine di portare sul nostro territorio eventi a livello nazionale e internazionale che hanno importanti ricadute economiche e che affermano sempre più Torino nel panorama delle destinazioni congressuali a livello mondiale. Da evidenziare che nella classifica ICCA (International Congress & Convention Association) Statistic Report – la più celebre e accreditata classifica mondiale dei paesi e delle città congressuali – Torino nel 2022 è fra le 5 città italiane ed è al 70° posto a livello mondiale».

I dati sui Laghi

Il 2022 segnala un fatturato in crescita nel mercato dei congressi e degli eventi anche per il Distretto Turistico dei Laghi. Tra centri congressi, dimore storiche e altre location, il territorio compreso tra i Laghi Maggiore, d’Orta, di Mergozzo e le Valli Ossolane, nell’estremo nord del Piemonte, offre 53 sale meeting con capienza di oltre 1.600 posti. Tra i grandi alberghi 4 e 5 stelle con offerta MICE, la quasi totalità concentrata sui Laghi Maggiore e d’Orta, si dispone di 5.952 camere e 1.250 posti all’interno delle sole sale meeting principali. Rispetto alla tendenza media annua pre-Covid del 70% visitatori business stranieri, il 30% dall’Italia, che si rivolgono all’offerta dei laghi piemontesi per l’organizzazione del proprio convegno, team building o incentive, il 2022 segnala una più spiccata equiparazione delle provenienze nazionali ed internazionali per fisiologici motivi post-pandemia, sebbene la ripresa faccia ritenere che il trend torni presto verso una forte propensione estera. Costante sulle sponde del Verbano e del Cusio rimane la maggioranza di eventi di natura imprenditoriale. Quanto, infine, trapela dal sentiment odierno diffuso tra gli operatori turistici MICE localizzati nel Distretto è un andamento positivo anche per il corrente anno 2023.

«In un territorio pittoresco e variegato come il nostro, dove il blu dei Laghi con la loro allure da Dolce Vita lascia presto il posto al verde delle più alte vette alpine, per tradizione gli eventi congressuali trovano facilmente la giusta atmosfera per una riuscita di successodichiara Francesco Gaiardelli, Presidente dell’ATL Distretto Turistico dei Laghi -. Grazie alla nostra posizione prossima ad aeroporti ed assi viari e all’ottima combinazione di grand hotels, dimore storiche e servizi altamente professionali abbiamo il piacere di rientrare da sempre tra le principali destinazioni internazionali del MICE in Piemonte e i benauguranti numeri lo confermano. Ecco perché da qui al futuro, grazie anche alla proficua collaborazione con Regione e Visit Piemonte, il nostro impegno sarà promuovere per i visitatori business, ma anche incentive e team building, vere e proprie esperienze bleisure tra i Laghi e le Alpi per un soggiorno sempre più personalizzato e una più ampia permanenza sul territorio».

«La ripartenza della meeting industry è sicuramente dovuta alla ripresa degli investimenti da parte della domanda, cioè dei promotori di congressi ed eventi business, ma è indubbio che un grande merito del trend che stiamo vivendo vada attribuito agli operatori della filiera, alla loro indomita motivazione e agli investimenti compiuti per aumentare la competitività» – commenta Gabriella Gentile, Presidente di Federcongressi&eventi -. Mi fa molto piacere che i dati del territorio piemontese siano positivi, in linea con quelli nazionali: una dimostrazione di quanto sia importante e decisivo fare sistema con una strategia mirata e focalizzata sugli obiettivi».

(foto archivio)

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