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Italia Lib Pop e il “verde selvaggio” di Torino

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La manutenzione del verde orizzontale da anni non può essere considerata un fiore all’occhiello della Città di Torino: nonostante non siano più i tempi della rasatura tramite capre, evocata da qualche pentastellato del passato, l’attuale amministrazione è riuscita nell’ardua impresa di fare peggiorare la situazione.

“Si sono persi mesi per approntare una gara d’appalto voluta dal Comune per esternalizzare il servizio togliendolo alle competenze circoscrizionali. A seguito delle proteste di alcune circoscrizioni, si è tornati parzialmente indietro, ma la gara centrale ha affidato il servizio secondo criteri di risparmio economico, andando a sacrificarne del tutto la qualità”, così Claudio DesiròSegretario di Italia Liberale e Popolare, commenta la situazione riguardante la gestione del verde in Città.
“In questa situazione, alcune Circoscrizioni sono riuscite a distinguersi in negativo, col risultato di ritrovare parte del territorio sommerso di vegetazione priva di manutenzione periodica“, aggiunge Desirò.
Italia Liberale e Popolare, a seguito di diverse segnalazioni giunte dai cittadini arrabbiati per un verde pubblico, in alcune zone, in stato pietoso ha effettuato un sopralluogo mirato, sopratutto sulla Circoscrizione 3.
“La scorsa settimana abbiamo ricevuto decine di segnalazioni dai residenti di zona Piazza Massaua e Via Eritrea: quanto abbiamo riscontrato, accompagnati dai cittadini, è documentato in foto che parlano da soleerbacce alte un metro e mezzomarciapiedi invasi, giardini con una vegetazione selvaggia e tutto questo rende pericolosa anche la circolazione, con le auto che hanno difficoltà di visibilità agli incroci e nei pressi degli attraversamenti pedonali”, così Pietro PiazzollaReferente della Città Metropolitana di Lib-Pop.
“Situazioni simili si riscontrano anche in Via Braccini e nella porzione di Piazza Robilant non interessata dall’infinito cantiere per la realizzazione della ciclabile”, aggiunge Piazzolla.
Ci chiediamo quando e se, situazioni come questa potranno essere finalmente risolte per tutelare, oltre al decoro pubblico dei quartieri, anche la sicurezza e la salute dei torinesi, nella speranza che per la Primavera/Estate 2024 la Giunta Comunale faccia un deciso passo indietro, preservando la qualità di un servizio necessario e pagato dai contribuenti.
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