Guido era per me un amico e un maestro politico, sempre lucido e coerente con il suo profondo amore per la democrazia, per la centralità del Parlamento e per i check and balances che potessero ridurre i rischi di autoritarismo nel nostro paese.
Grande fautore di un rafforzamento politico dell’Europa, era avversario del bipolarismo, del presidenzialismo e del sistema elettorale maggioritario.
Da sempre riteneva che la radice del declino dei partiti fosse la personalizzazione della politica.
Era tra i pochi a sottolineare i rischi di un distanziamento di servizi ed opportunità tra aree urbane e rurali.
Era preoccupato per le tendenze massimaliste e radicaleggianti, che riducono gli spazi per il dialogo e la mediazione.
Un padre della nostra democrazia, che oggi piangiamo anche come Popolari e come Torinesi.
Da sempre riteneva che la radice del declino dei partiti fosse la personalizzazione della politica.
Era tra i pochi a sottolineare i rischi di un distanziamento di servizi ed opportunità tra aree urbane e rurali.
Era preoccupato per le tendenze massimaliste e radicaleggianti, che riducono gli spazi per il dialogo e la mediazione.
Un padre della nostra democrazia, che oggi piangiamo anche come Popolari e come Torinesi.
Monica Canalis
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