“Flashback Habitat” Due mostre in cui s’intrecciano arte e vita

Talk, laboratori e installazioni inaugurano la nuova stagione dell’hub culturale di Borgo Crimea

Fino al 28 maggio e al 23 luglio

Due grandi mostre in contemporanea: “Una vita migliore. Frammenti di storie dell’‘Istituto Provinciale per l’Infanzia’ della Provincia di Torino” (fino al 23 luglio) e “Sironi disegnatore furioso. Opere e cenacoli 1901-1961” (fino al 28 maggio). Con queste due allettanti rassegne (preludio a un ricco programma primaverile), “Flashback Habitat. Ecosistema per le Culture Contemporanee” ha riaperto i cancelli della sua sede al civico 75 di corso Giovanni Lanza a Torino. L’obiettivo resta immutato dal novembre 2022, allorché, dopo anni in disuso, l’ampio complesso, immerso nel verde, di Borgo Crimea (sede dagli anni ’50 a fine anni ’80 dell’“Istituto Provinciale per l’Infanzia”) venne riportato a nuova vita con il progetto “Flashback Art Fair”: quello di “far entrare l’arte – spiegano i responsabili Alessandro BulginiGinevra Pucci e Stefania Poddighe – nella quotidianità di ciascuno e ridare vita a quanto di dimenticato e trascurato, siano esse opere, luoghi o persone”.

La mostra “Una vita migliore. Frammenti di storie dell’ ‘Istituto Provinciale per l’Infanzia’ della Provincia di Torino”, curata dal direttore artistico Bulgini, vuole  raccontare quella moltitudine di “piccoli” e “grandi” mondi che si sono intrecciati nelle sale della struttura, ex brefotrofio torinese, attraverso scorci di storie di alcuni dei protagonisti che, in prima persona, hanno vissuto quel luogo come i bambini, ora adulti, le tate e i dipendenti della struttura. Storie intime, ma incredibilmente universali perché legate a concetti che ci toccano da vicino come la nascita, la famiglia, l’identità, attraverso documenti (fotografie, ritratti, audio-video) recuperati negli archivi storici della “Provincia di Torino” e testimonianze dirette tese a valorizzare le vite di ognuno “rendendole opera d’arte, nello spirito e nella poetica di ‘Flashback Habitat’”.

Con la mostra antologica“Sironi disegnatore furioso. Opere e cenacoli 1901-1961”, si dà invece il via al progetto continuativo “SOLOSHOWGALLERY”, attraverso il quale permettere alle “Gallerie” aderenti di presentare una specifica “mostra personale” nelle sale di “Flashback Habitat”. La prima mostra del ciclo dedicata a Mario Sironi (Sassari, 1885 – Milano, 1961) nasce dalla collaborazione con la Galleria di Roma “Aleandri Arte Moderna” e con l’“Archivio Mario Sironi”, nato a Roma nel ’95 per volontà della nipote ed erede dell’artista, Romana Sironi. La mostra (articolata su dodici stanze del “Padiglione B”) ripercorre l’avventura artistica di Mario Sironi, figura centrale del Novecento italiano, attraverso una suggestiva panoramica di oltre 200 opere, fra disegni a matita, chine, tempere e grafiche, che coprono l’intero arco temporale della sua prolifica ed eclettica produzione; dalla giovanile stagione simbolista ai ferventi anni del Futurismo, dalla singolare adesione alla “Metafica” al momento classico del Novecento italiano, passando dalla “crisi espressionistica” del ’29-’30 alla “pittura monumentale” degli anni ’30 fino al secondo dopoguerra e alle tenebrose essenziali introspezioni dell’ultimo Sironi. Per la prima volta, la città di Torino ospita una mostra antologica dell’artista che pure ebbe con la città ripetuti ed importanti punti di contatto, attraverso la ventennale collaborazione con la FIAT per la quale realizzò illustrazioni e locandine, tempere fruibili all’interno della stessa mostra.

E gli eventi messi in pista da “Flashback” non si fermano qui. Nell’ambito di “Vivarium”, progetto partecipato volto ad adottare le opere che gli artisti danno in affido all’“Ecosistema” di corso Lanza, si può oggi ammirare, nell’ampio Parco esterno, l’enigmatica spettacolarità della scultura “Serie Zero” (2018) dell’artista torinese Paolo Grassino, mentre già si prepara un ciclo di incontri “I Martedì Critici”, che da maggio vedranno coinvolti artisti della scena piemontese, da Luigi Mainolfi a Giulio Paolini e altri, in dialogo con il critico d’arte Alberto Dambruoso. E ancora, nell’agenda di primavera – estate, le attività didattiche del “Flashback Lab” dedicate ai bimbi e ai nonni e ispirate al tema della “Periferia”, accanto a “DONNE 20/80+”, per “dar voce e far incontrare donne dai 20 agli 80 anni e favorire un proficuo scambio di esperienze”. Oggi più che mai importanti.

Gianni Milani

 

“Una vita migliore” e “Sironi disegnatore furioso”

Flashback Habitat, corso Giovanni Lanza 75, Torino; tel. 011/19464324 o www.flashback.to.it

Fino al 23 luglio e 28 maggio

Orari: ven. sab. dom. 11/19; mart. merc. giov. solo su prenotazione

Nelle foto:

–       “Una vita migliore”, foto d’Archivio

–       Mario Sironi: “Studio per Impluvium”

–       Paolo Grassino: “Serie Zero”, 2018

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