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Palcoscenico vuoto.
Una rosa rossa poggiata a terra in un cerchio immobile di luce. Il buio si popola di figure inquiete, agili, leggere.
Voci impercettibili vibrano nel silenzio, in un gioco bizzarro di alchimie e segrete corrispondenze.
Realtà o illusione?
Inizio o fine?
124 “immagini parlanti”, scatti poetici rubati al tempo e lanciati all’eternità.
IL LIBRO
Ci sono viaggi silenziosi, sconosciuti a coloro che ci circondano. Sono quelli che teniamo per noi, quelli i cui passi sono uditi solo dalla terra che li accoglie.
Così è per Ester, una donna investita dal vento gelido del cambiamento, che fa perdere traccia di sé fra i rumori del quotidiano. “Ma esiste una notte luminosa, che è amica, sorella, madre” e lei impara a leggere attraverso il buio, scoprendo l’incanto delle cose semplici, essenziali. Lo fa richiamando con forza quella parte di sé, la propria bambina interiore, che nel tempo aveva abbandonato, come in un sogno. Con lei avanza, simile al fiume, lentamente ma inesorabilmente, cogliendo con attenzione i “messaggi” velati che la circondano e la invitano ad avere fiducia in se stessa, a non voltarsi indietro (“Camminare sempre avanti! Mai tornare, mai…”).
Mediante la metafora figurata dei cerchi concentrici e la simbologia forte degli Elementi, il percorso di Ester è quello di chi si affida alla voce nascosta dell’Universo, alla Natura, silenziosa custode del suo incedere, ma soprattutto alla sua intuizione, in coerenza con il proprio sentire; e a questo credo resta sempre fedele, anche quando diventa scomodo.
La conquista di un centro, fortezza inattaccabile, si realizza nell’alleanza invincibile con se stessa e con la solitudine, trasfigurata in fontana zampillante di doni, canale privilegiato per mettersi in contatto con le vibrazioni di tutte le creature.
Nel tumulto del mondo, i sogni, i valori, i desideri evocano in lei l’immagine emblematica di una rosa, della quale riappropriarsi per coltivarla in un immaginario e segreto giardino dello spirito.
Sono dunque piccole “fotografie dell’anima” questi 124 testi poetici intercalati da disegni, “scatti” di un percorso narrante che lega in modo sottile le poesie. Partendo da un ricordo (il dialogo fra la bambina e il Tempo), esso si dispiega in una prima fase, quella dello strappo, della perdita, per poi procedere lungo l’ardito sentiero del risveglio interiore, affrontando i temi dello sguardo puntato sulla bellezza, sulla valorizzazione delle gioie semplici; ma anche quello della consapevolezza di sé, dell’esilio del cuore, del distacco dalla società. Uno stare nella moltitudine conservando la propria spiccata individualità: non è una scelta agevole questa, è piuttosto una svolta coraggiosa! Ester si scopre capace di emozionarsi ancora, può affacciarsi ai margini dei propri abissi guardando la paura dritto negli occhi, ricordando ciò che è andato perduto, o non compreso, ma senza accuse, né rimproveri.
Un viaggio possibile solo per chi osa e sceglie di volare controvento, temprando le sue ali, fidandosi delle proprie potenzialità nascoste, rinnegando il mondo e le sue illusioni; un viaggio che esorta la donna saggia ad abbracciare finalmente la sua diversità, considerata non più una condanna ma una risorsa nuova!
In questa strada infinita il Tempo non aspetta e da padre la conduce dove deve arrivare; nel suo scorrere misterioso chiede anche ad ognuno di noi di incamminarci, di vivere in pienezza il presente, prima di lasciarlo andare.
Hic et nunc. Perché l’oggi resta tutto ciò che abbiamo.
Un libro che scuote, un inno potente alla vita e alla libertà, bene irrinunciabile; un cammino meditativo (nel quale ognuno può ritrovarsi), che rappresenta anche un obiettivo da raggiungere: ringraziare per i doni che ci vengono offerti continuamente attraverso le minuscole consolazioni della vita. Cerchiamole.
In verità, gli attimi di ogni singolo giorno sono irripetibili e la vera gioia ha radici ben più profonde della presenza di eventi lieti o dell’assenza di dolore.
Sempre saremo mancanti di qualcosa… Ma, come Ester, nel nostro cerchio interiore possiamo trasformare quella mancanza in ricchezza, accogliendo con gratitudine la sconfinata meraviglia che ovunque ci sfiora con un dito. E la voce del silenzio, “che custodisce la preziosità e la verità di tutte le cose”.
L’AUTRICE
RAFFAELLA ALBINO. Pianista salernitana. Fin da giovanissima ha coltivato la grande passione per la scrittura e il disegno (è autrice di tutte le illustrazioni contenute in questo volume). “Il cerchio” (Robin Edizioni, 2022) è il suo primo lavoro letterario, sigillato in uno stile essenziale, evocativo, disseminato di intensi richiami nascosti.
Ha inciso per l’Etichetta Discografica PVR la Bachianas Brasileiras No. 4 di Villa-Lobos, nel 2021; profondamente convinta del magico potere del legame fra le arti, per la stessa etichetta ha nuovamente inciso ed è prossima l’uscita di un disco con sue composizioni per pianoforte, ispirate alle poesie del suddetto libro.
La sua seconda pubblicazione, “Parole su tela”, è inserita all’interno del volume “Quaderni di poesie” – Aprile 2023 (Robin Edizioni), condiviso con altri autori.
Ama definirsi “una persona in viaggio”, in perenne cammino dentro e fuori di sé.
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Il libro è ordinabile in tutte le librerie fisiche e online.
https://www.facebook.com/raffaella.albino.1
http:www.robinedizioni.it/nuovo/il-cerchio
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