Quanto accaduto a Torino, durante il corteo del Primo Maggio, nel quale è stato esposto un pupazzo del Presidente del Consiglio con il braccio teso e sono state date alle fiamme le bandiere di NATO, UE e USA, ripropone il tema della connivenza di ampie parti del centrosinistra con ambienti estremisti ed anarco-insurrezionalista.
“Dopo quanto accaduto durante le celebrazioni del 25 Aprile, con il tentativo di aggressione nei confronti dei manifestanti che esponevano la bandiera della NATO, sfociato poi in scontri con le forze dell’ordine, si ripetono atti di violenza perpetrati da personaggi storicamente fin troppo tollerati dalla sinistra locale e nazionale”, così Claudio Desirò, Segretario Nazionale di Italia Liberale e Popolare
Mentre il centrosinistra locale e nazionale è costantemente impegnato a fare la morale alla controparte, spesso strumentalizzando pessime uscite dei singoli, al suo interno sono radicate strette relazioni con ambienti tutt’altro che democratici e dediti alla violenza.
Centri Sociali da troppo tempo tollerati, già responsabili di atti di violenza, aggressione, danneggiamenti di proprietà private e pubbliche, nonché delle violenze No-Tav, da sempre vicini alle aree più radicali della sinistra.
“Come sempre si registra il rumoroso silenzio e l’assenza di condanna verso episodi simili: evidentemente la vicinanza di ideologia porta all’indignazione a senso unico”, conclude Desirò.
Italia Liberale e Popolare
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