Sciopero, i servizi educativi sono al centro dell’azione della Città

La scuola, l’educazione e il progetto pedagogico che coinvolge le bambine e i bambini sono centrali per l’azione dell’Amministrazione Comunale.  Gli interventi  rivolti  a rafforzare un servizio così importante, in questi mesi,  sono stati oggetto di proposte concrete discusse in un lungo confronto con le Organizzazioni Sindacali.

Lo sciopero odierno contesta la modifica dell’accordo del 2006, con il passaggio delle ore di docenza settimanali per le scuole dell’infanzia a 30.

Le 454 educatrici dei nidi d’infanzia hanno un orario di lavoro già articolato su 30 ore e questo garantisce adeguate compresenze e migliore organizzazione in classe. Per contro, le 485 maestre, in forza di un accordo risalente al 2006, hanno invece un’articolazione oraria su 26 ore, in deroga a quello che prevede il contratto nazionale per le maestre comunali, ovvero 30 ore, come le educatrici. Non si tratta di alcuna violazione di accordi assunti.  La deroga alle 30 ore è infatti possibile, da previsione contrattuale, a fronte di dimostrate condizioni per cui il progetto educativo e il servizio non subiscano un peggioramento.

Una maggiore uniformità contrattuale tra le due figure professionali è funzionale al nuovo progetto pedagogico – organizzativo della Città di Torino, che, in linea con la Raccomandazione del Consiglio UE del 22/5/2019 e le Linee pedagogiche nazionali per lo 06, mira alla realizzazione di luoghi educativi inclusivi, democratici e partecipativi. La sperimentazione dei Poli 06 cittadini, in un’ottica di sistema integrato, rientra pienamente in questo progetto.

Inoltre con l’applicazione delle 30 ore si passa da 15 ore di compresenza alla settimana a 24: fino a 9 ore in più la settimana. L’insegnante di classe non sarà  dunque sola e avrà la possibilità di lavorare in sottogruppi con maggior agio anche nella gestione di bambini con difficoltà.

La Città è consapevole che ogni azione di supporto e valorizzazione dei Servizi educativi non può prescindere da un’efficace organizzazione del lavoro del personale scolastico, che costituisce un essenziale prerequisito per la qualità del servizio erogato.

“Riguardo alle assunzioni – spiega la vicesindaca e assessora al Personale Michela Favaro – nel 2022 sono state assunte 100 persone solo nei servizi educativi e altrettante verranno assunte nel 2023, con un ingresso in servizio di 200 nuove risorse all’interno delle scuole. Queste assunzioni stanno consentendo l’esaurimento di tutte le graduatorie esistenti, con un passo importante di stabilizzazione del personale. Inoltre si è provveduto a potenziare ogni circolo con due insegnanti in sovra organico. Sono già state attivate inoltre le procedure per l’indizione del nuovo concorso per educatori/educatrici e insegnanti di scuola dell’infanzia e per coordinatore pedagogico.  Il concorso si svilupperà nel corso dei mesi estivi, così da arrivare a settembre con nuove graduatorie da cui attingere”.

Per l’assessora ai Servizi educativi Carlotta Salerno “i servizi educativi sono al centro dell’azione amministrativa di questa giunta, sono stati fatti importanti investimenti, assunzioni sia l’anno scorso che quest’anno, e grandi passi avanti anche con gli investimenti sull’edilizia scolastica, 90 milioni di euro dai fondi del PNRR. Certamente c’è molto da fare e siamo a disposizione per riprendere il dialogo, per ragionare insieme e per lavorare per il bene dei servizi educativi e delle famiglie”

“Concludiamo – spiegano le assessore – ribadendo la piena volontà di lavorare con le Organizzazioni Sindacali e con il personale, al fine di supportare il prezioso lavoro quotidiano svolto nelle nostre scuole, mantenendo come obiettivo primario la qualità, per cui siamo da sempre conosciuti, dei nostri Servizi educativi”.

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